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L’Ictus è tra le prime tre cause di morte. La prima di disabilità

A essere colpite ogni anno sono 185mila persone

Pubblicato da: redazione | Gio, 30 Marzo 2023 - 16:07
Disabile in carrozzina

In Italia l’ictus è tra le prime tre cause di morte e la prima di disabilità. A essere colpite ogni anno sono 185mila persone; 45mila di loro sopravvivono ma con esiti gravemente invalidanti. Numeri importanti, che hanno spinto la Società Italiana Ictus (Isa-Aii) alla stesura di nuove linee guida terapeutiche, oggi approvate e pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità. Di questo e dello stato di salute della società scientifica, che tra i 747 soci attivi ha visto l’ingresso di numerosi giovani professionisti, si è parlato al IX Congresso Nazionale Isa-Aii, a Lecce fino al primo aprile. “L’approvazione delle nuove raccomandazioni da parte dell’Iss ci permette di guardare al futuro del trattamento dell’ictus con rinnovato ottimismo”, afferma Mauro Silvestrini, Presidente Isa-Aii. La pubblicazione delle Linee Guida, sottolinea Danilo Toni, past president della società, “permetterà prima di tutto la loro applicazione sul territorio, che verificheremo attraverso un audit annuale.

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Oggi l’attenzione all’ictus, alla riconoscibilità dei segni e all’importanza di agire in tempi rapidi è molto aumentata, aggiunge Paola Santalucia, presidente eletto Isa-Aii, “ma quello che ancora manca è l’attenzione al post-evento, ai disturbi che possono presentarsi anche a distanza di tempo. La spasticità è uno tra i problemi più ricorrenti: per aumentare la consapevolezza a riguardo abbiamo dato vita alla campagna di comunicazione Strike on Stroke. Attraverso questo progetto siamo venuti a conoscenza della situazione nei reparti di riabilitazione, delle mancanze di strumenti che gli specialisti lamentano e della poca conoscenza dei pazienti riguardo le possibilità di trattamento dei loro disturbi. È importante garantire omogeneità di cura su tutto il territorio. Trattare le criticità significa offrire alle persone colpite da ictus la possibilità di tornare a vivere una vita di alta qualità”. La decisione di svolgere questa edizione del Congresso a Lecce “è di grande impatto e ci permette di sottolineare la disuguaglianza tra Nord e Sud Italia nel numero di centri ictus disponibili – conclude Leonardo Barbarini, direttore Neurologia-Stroke Unit dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce -. L’assistenza dovrebbe essere uniforme in tutte le Regioni. Siamo impegnati a tempo pieno nel riempire il gap”.

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