Una scuola regionale per formare i soccorritori della Protezione civile. È quanto sarà attivato in Puglia, in seguito al via libera dato all’unanimità alla delibera dalla sesta commissione del Consiglio regionale. Adesso il provvedimento andrà in aula consiliare e dovrà quindi essere approvato.
Alle audizioni, in particolare, erano presenti il presidente del comitato regionale di Protezione civile, Maurizio Bruno e il capo del dipartimento, Nicola Lopane. Proprio quest’ultimo ha voluto sottolineare che, in tema di protezione civile, c’è ancora “molta strada da fare” e l’ultima allerta per il maremoto in seguito al terremoto in Turchia e Siria è stata presa d’esempio per indicare lacune di sistema.
“Fortunatamente – ha sottolineato – l’allarme è cessato senza che potessero verificarsi condizioni che rendessero necessario l’intervento: l’abbiamo quindi metabolizzata come una grande esercitazione che ha messo in luce problemi sui quali intervenire”. Tra i problemi riscontrati, nello specifico, quelli sul lancio dell’allarme. Secondo la normativa il messaggio dovrebbe essere trasmesso ai Comuni e a tutti gli uffici ed enti competenti via fax, telefono o mail, ma se l’evento dovesse accadere di notte, proprio come quello avvenuto in Turchia, l’assenza di personale negli uffici comunali potrebbe avere conseguenze sull’allerta alla cittadinanza.