Con quasi nove famiglie su dieci (89%) che hanno acquistato almeno una volta prodotti biologici nell’ultimo anno, la frutta e verdura biologiche entrano nel paniere dell’Istat a conferma di una sempre maggiore attenzione da parte dei consumatori verso la sostenibilità nel piatto. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia che ha fatto il punto sull’agricoltura biologica nel sistema agroalimentare pugliese con Pietro Gasparri del Ministero dell’agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Giardina di Coldiretti Bio, Gianluigi Cardone del Ciheam Bari, Roberto Zecca della Regione Puglia, Rita Tamborrino, imprenditrice agricola bio, Carmelo Troccoli, direttore di Fondazione Campagna Amica, Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia.
“Con la crisi energetica è boom per l’agricoltura biologica che consente – ha spiegato Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Bio – di tagliare di un terzo i consumi energetici attraverso l’utilizzo di tecniche meno intensive, le filiere corte e la rinuncia ai concimi chimici di sintesi prodotti con l’uso di gas, tanto che i terreni coltivati a bio in Italia hanno raggiunto quasi 2,2 milioni di ettari in Italia, il massimo di sempre”.
La Puglia si conferma al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica con 287mila ettari coltivati a bio, con un aumento delle superfici del +6,4%. Secondo l’indagine Coldiretti la Puglia è la seconda regione più bio d’Italia, dove la pratica biologica interessa tutti i comparti agricoli dall’olivo ai cereali (23%), dalla vite agli ortaggi, con 3 impianti di acquacoltura biologica.
“Le aziende biologiche – ha aggiunto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – rappresentano un pezzo importante del percorso di valorizzazione della nostra agricoltura e molte di queste sono presenti nei mercati di Campagna amica diffusi in tutto il territorio, producono in biologico molte delle eccellenze DOP e IGP e rappresentano una vera e propria rete di sostenibilità per il territorio”, per cui l’attenzione dei consumatori al cibo biologico “ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre a fattorie completamente bio e numerosi agriturismi di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio”, ha insistito Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.
Si va dall’uso di sostanze naturali e 100% Made in Italy – spiega Coldiretti – per concimare i terreni e sostituire i fertilizzanti dall’estero, rincarati anche del 170% con un effetto valanga sulla spesa delle famiglie, al riutilizzo degli scarti di produzione (foglie, gusci, paglia, ecc.) per garantire energia pulita, fino al potenziamento delle filiere corte con la vendita diretta che abbatte i trasporti. In questo modo si riesce a ridurre i consumi di energia in media del 30% rispetto all’agricoltura tradizionale – sottolinea Coldiretti – ma in alcuni caso, come ad esempio per le mele, si arriva addirittura al -45%.