La Regione Puglia si prepara ad introdurre la figura dello psicologo di base. “La proposta di legge sullo psicologo di base – commenta il consigliere del Gruppo misto, Pier Luigi Lopalco – approvata oggi in III Commissione, rappresenta un tassello fondamentale che andrà a rafforzare un sistema sanitario che sconta, nel nostro Paese, la fortissima marginalità nel supporto alla salute mentale, la mancanza di integrazione tra tutte le offerte di assistenza che si svolgono sul territorio e che proprio per questo necessita di essere rafforzato. I numeri parlano chiaro: gli anni della pandemia hanno acuito e fatto emergere in maniera esponenziale i disagi, a tutte le età e a tutti i livelli sociali. Ciò deve averci insegnato quanto sia importante investire nella sanità per poter offrire ai cittadini un primo livello di servizi di cure gratuite e accessibili a tutti, indistintamente. In quest’ottica, l’offerta pubblica del supporto psicologico, ha il duplice obiettivo di recepire e intercettare bisogni che spesso rimangono inascoltati e ridurre le disuguaglianze poiché troppo spesso ad averne più bisogno sono coloro che non possono permettersi di rivolgersi al privato. La parola d’ordine deve essere “integrazione”. Non si può trattare in maniera differente la malattia organica da quella psicologica ed è per questo che occorre una visione integrata della salute e, di conseguenza, una presa in carico integrata”.
La proposta è stata approvata all’unanimità in commissione. “Abbiamo lanciato un segnale ben preciso: il benessere psicologico è un diritto e nostro compito è lavorare per rispondere a un bisogno che per troppo tempo è rimasto marginale”, conclude Lopalco.
“Non c’è salute senza salute mentale; oggi compiuta una inversione di strategia nella cura della persona anche in Puglia”. Lo ha dichiarato il consigliere del Pd Michele Mazzarano, commentando il voto positivo in lll Commissione Sanità che ha approvato la proposta di legge per istituire anche nella nostra regione la figura dello psicologo di base.
“Si tratta di una legge – continua Mazzarano – che rimette al centro la cura della persona e della sua salute anche in relazione agli aspetti psicologici. Un tema di cui si dibatte da oltre vent’anni e che, probabilmente a causa della pandemia e delle sue conseguenze, è tornato di attualità anche grazie alla seconda conferenza nazionale sulla salute mentale, promossa dal Ministero della Salute nel 2021 a vent’anni di distanza dalla prima”. “L’obiettivo è di ripensare le politiche sanitarie – ha aggiunto Mazzarano – a cominciare dall’organizzazione dell’offerta sui territori, innalzando la qualità delle risposte ai bisogni di salute della popolazione e le pratiche per il rispetto dei diritti di cittadinanza”.