Il bus fa tappa durante la corsa di andata, ma al ritorno no. Accade a Catino, quartiere alla periferia Nord di Bari situato nel Municipio 5. A segnalare la situazione sono alcuni residenti che non nascondono la rabbia e sottolineano invece una condizione che porta i cittadini a sentirsi sempre “abbandonati”. Ma entriamo nel dettaglio.
Si tratta, più nello specifico, del bus Amtab della linea 19. Secondo quanto raccontato dai residenti, in particolare da Michele, il bus fa tappa all’interno del quartiere quando proviene da Bari (dunque per l’andata), ma per il ritorno, quindi per tornare verso il centro della città, parte direttamente dal capolinea, ovvero da San Pio, quartiere limitrofo, senza fare più tappa nel quartiere. Una problematica che non riguarda solo chi deve raggiungere il centro del capoluogo pugliese, ma anche chi da Catino deve andare a Torricella (per il quale però c’è il numero 33), luogo in cui si trovano diversi servizi, tra questi la farmacia, il laboratorio di analisi e anche il supermercato, soprattutto da quando a Catino ha chiuso quello storico, costringendo i residenti a spostarsi per fare la spesa.
“Si tratterebbe di un percorso di circa 4 minuti – ha raccontato Michele – il 19 è l’unico pullman che ci collega con Bari. Non possiamo lamentarci per quanto riguarda la frequenza, ma c’è questo problema qui che costringe a lunghe attese perché per alcuni è impossibile pensare di raggiungere a piedi il capolinea a San Pio, quindi l’unica soluzione è quella di attendere che il pullman preveniente da Bari, per la sola corsa di andata, faccia tappa nel quartiere” – ha sottolineato specificando che aveva già portato all’attenzione di alcuni operatori Amtab la problematica.
Per andare verso il capolinea, sottolinea un autista “basterebbe prendere il 33, che porta a San Pio, a Torricella e anche a Santo Spirito. Far passare il 19 anche al ritorno da Catino non sarebbe possibile, per via dei tempi di percorrenza. Significherebbe – ha spiegato – ripartire da San pio, rifare esattamente lo stesso percorso fatto in andata anche al ritorno, arrivare nuovamente dove c’è il ponte e risalire per poter prendere la direzione verso Bari, ma si allungherebbero di molto i tempi” – ha concluso.
Ma ai cittadini un passaggio del bus nel quartiere, anche per una sola fermata, magari al centro del quartiere, sottolineano “farebbe davvero comodo”. “E’ da tempo che chiediamo una soluzione – ha spiegato ancora Michele – ho provato anche a contattare il presidente del Municipio 5 per spiegare la problematica, senza però avere nessuna risposta. E’ una situazione paradossale. In pratica, per tornare a Bari, non possiamo riprendere il bus dalla fermata in cui siamo scesi o nelle sue vicinanze, ma dobbiamo aspettare o dobbiamo raggiungere San Pio…a piedi sono quasi quattro chilometri, con strade poco illuminate la sera, per giunta” – ha aggiunto ancora.
“Con il 19 ci sentiremmo maggiormente collegati ai servizi – ha aggiunto infine – con la chiusura del supermercato storico questo quartiere è diventato sempre più periferia della periferia, quasi tutti i servizi sono a Torricella o a Santo Spirito. Quel poco che abbiamo qui viene svalutato e sembra sempre più distante. Mi trovo bene, vivo tranquillo qui, ma ci sono delle carenze. Non vedo un operatore ecologico che passi a ripulire da mesi, l’immondizia va via per il vento e per la pioggia. Aspettare che qualcuno venga qui è un miraggio. Che almeno ci rendano più vicini al centro della città e ai servizi con un collegamento che faccia tappa nel quartiere anche al ritorno. Ci sono tanti problemi più gravi sicuramente, ma questo dettaglio cambierebbe in meglio la vita di molti” – ha concluso.
Parole a cui fanno eco anche quelle di un’altra cittadina, ex residente. “Non vivo più nel quartiere da anni ormai – ha raccontato – negli anni ci avevano promesso tante cose, ma sono cambiati i volti dei politici, ma non la sostanza. Siamo sempre stati gli ultimi. Ogni tanto pubblicizzano qualche novità sul quartiere, ma sono cose che non servono a dare nuova vita ad un luogo che ha tanto potenziale, ma resta sempre periferia. Qui abbiamo tanti spazi verdi, sarebbe bello ci fossero parchi, luoghi di cultura e sport. Invece, chissà perché, immagino che, continueranno a costruire palazzi, senza aumentare i servizi…finirà che diventerà davvero, così come già è, un quartiere fantasma” – ha concluso.
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