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Carenza di bagnini nel Barese: “Grosse responsabilità per salari da fame”

Pubblicato da: Adalisa Mei | Ven, 24 Marzo 2023 - 19:12

La storia si ripete. Anche quest’anno la diatriba tra lavoratori e stabilimenti balneari segue esattamente le linee della scorsa estate. I lidi, cosi come i ristoranti, bar e le strutture alberghiere fanno fatica a trovare dei lavoratori, soprattutto, dicono, “ragazzi disposti a sacrificarsi nel weekend”. Si lamenta spesso la mancanza di predisposizione al sacrificio dei giovani,  dall’altra questi ultimi lamentano salari da fame. I ragazzi parlano di “sfruttamento”, anzi la parola “schiavitù” è quella più comune, quando si discute dei contratti di lavoro che vengono loro offerti.

Quest’anno una delle figure professionali più carenti è quella dei bagnini, nel barese cosi come nel resto d’Italia. Ma se da un lato i titolari dei lidi propongono (almeno così assicurano) salari in linea con le norme di legge previste dal contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL), i ragazzi ricordano che “il bagnino nel corso della sua attività lavorativa ha grosse responsabilità, pertanto deve essere pagato quanto merita, quindi il giusto, non un euro di meno”.

“Io sono un bagnino professionista – commenta infatti un ragazzo – non è vero che non vogliamo lavorare. Il problema è che l’attività dei guardaspiaggie la si pensa in maniera errata. Abbiamo grosse responsabilità di cui anche penali. Siamo professionisti che devono saper agire in maniera perfetta. I salari sono bassi e tra l’altro nessuno rispetta gli orario di lavoro. Ma si richiede sempre giornata lavorativa di 12 ore e tra l’altro non c’è continuità essendo lavori a tempo determinato. La figura del bagnino è sempre meno valorizzata.”

“Rischi la tua vita – tuona un altro ragazzo –  Quello del bagnino è un lavoro che non ha prezzo, ma è considerato come un’attività qualunque.  Non esercito da tempo perché ero sottopagato e sfruttato. Ho preferito farlo gratis per donare una seconda vita a chiunque ne avesse bisogno”.

“Tanto vale la vostra sicurezza al mare: dalle 6 alle 8 euro l’ora – lamenta un altro ragazzo. Ricordatevelo quando con i vostri figli andrete al mare e il bagnino sarà impegnato a piegare sdraio e aprire ombrelloni, mentre servirà l’aiuto ad un natante. Anche solo pensare di pagare un addetto alla sicurezza in mare così poco è da irresponsabili. Il minimo salariale dovrebbe essere di 9 euro all’ora”.

Un’altra mamma racconta l’esperienza negativa vissuta dal proprio figlio: “Lavorava dalle 7.00 la mattina alle 20.30 di sera per solo 20.00 euro al giorno e proprio in alcune spiagge del barese. Penso sia una vergogna”.

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