“Quest’anno abbiamo deciso di non tornare in Puglia per le festività Pasquali, faremo le cose in piccolo. I costi sono troppo alti. Sono stati anni difficili ed è un momento che non permette di fare troppe spese. Bisogna continuare a lavorare, ma soprattutto risparmiare per pagare le bollette e… per comprare il pane”. Sono le parole di una cittadina barese, educatrice e mamma di due figli, che vive ormai da anni lontano da casa, che, quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria sia rientrata, ha deciso comunque di non tornare in Puglia per festeggiare con i propri parenti. Ma non si tratta di un caso isolato.
Da chi sceglie di non tornare a casa per passare i giorni di festa con amici e parenti, a chi sceglie invece di non partire per altre mete turistiche, sino a chi, per evitare di “uscire troppo dal budget”, al contrario degli anni passati, eviterà “le cose in grande” puntando al risparmio e rinunciando, in alcuni casi, sia a grandi pranzi in famiglia, sia al ristorante. Sono solo alcune delle modalità con cui i cittadini si preparano ad affrontare le festività Pasquali, previste per aprile. A incidere sulle scelte di questi ultimi, che va specificato, è solo una piccola fetta della cittadinanza Barese intervistata, è soprattutto la questione economica.
“Se volessi tornare in Puglia – ha spiegato ancora la mamma, ormai residente Cagliaritana – per tre persone, ovvero io e i miei due figli, uno di 17, l’altro di 10 anni, dovrei spendere circa 610 euro per l’aereo, senza nessun bagaglio, senza contare le spese che, inevitabilmente, farei lì. È chiaro che non posso partire prima contando sul risparmio che avrei se partissi in date lontane dalle festività, ne ho potuto pensare con molto anticipo di prendermi giornate libere. La priorità, in questo momento, è sicuramente il lavoro, tant’è che credo non mi fermerò neanche nelle giornate di festa. Bisogna pensare alle spese quotidiane, per poter sopravvivere, non solo per pagare le bollette o fare la spesa, ma anche per permettere ai miei figli di vivere una vita dignitosa. Sono quasi due anni che non torno a casa, prima per il Covid, ora per questioni economiche. Troveremo comunque il modo di festeggiare qui e di non farci mancare il calore della Puglia” – ha concluso. Alle sue parole fanno eco quelle di un’altra mamma residente però a Bari che, per queste festività, ha deciso invece di non partire per altre mete.
“È praticamente impossibile organizzare un viaggio durante le festività – ha spiegato – i costi si gonfiano. Preferiamo di gran lunga aspettare i periodi in cui non ci sono giornate rosse sul calendario, così da poter viaggiare e allo stesso tempo risparmiare”- ha concluso. Non solo viaggi però, sono diversi i cittadini che quest’anno rinunceranno ad alcune tradizioni. “Niente grande pranzo al ristorante – ha raccontato un papà – quest’anno si punta al risparmio. È una tradizione di famiglia, ma ogni tanto bisogna saper rinunciare ad alcune cose in prospettiva del futuro. Sicuramente i ristoranti saranno comunque pieni, perché tanta gente li riempirà comunque, noi, facciamo una piccola rinuncia oggi per poterci permettere qualcosa in più domani” – ha concluso. “Quest’anno ridurremmo all’osso il più possibile – ha spiegato invece una nonna – ancora una volta la famiglia non sarà riunita. Prima era il Covid, ora è la necessità di risparmiare. Ho chiesto io stessa alle mie figlie che vivono fuori di non venire a trovarmi. Farò una cosa semplice con le due che vivono qui e magari le uova di cioccolato per i nipoti le farò in casa, senza comprarle. Attenderemo momenti migliori per tornare a festeggiare, come si deve, insieme” – ha concluso.
Ma non tutti rinunceranno alle festività. “Non mi sembra che la gente voglia risparmiare – ha spiegato una mamma – ho chiamato un agriturismo per prenotare un tavolo per un pic nic o qualsiasi altra cosa: è già tutto occupato. Hanno anche aumentato i prezzi, fino all’anno scorso l’affitto di un tavolo costava 10 euro, quest’anno chiedono due euro in più. Sto avendo difficoltà a trovare posti” – ha concluso. “Non ho mai avuto problemi di questo tipo – ha raccontato infine un’altra mamma barese – forse sono un caso a parte, ma il giorno di Pasqua l’ho sempre passato in famiglia mangiando con i parenti a casa e il giorno dopo, la pasquetta, con gli amici, optando per posti all’aperto, con chitarre, palloni e magari una bella brace accesa, in totale semplicità e senza spese troppo grosse” – ha concluso.
Foto repertorio