Mettersi nei panni della vittima o vivere sulla propria pelle le intenzioni dell’autore attraverso l’uso della realtà virtuale immersiva con l’obiettivo di prevenire comportamenti antisociali. È questo il nuovo progetto “#neipannidicaino”, realizzato dal dipartimento della pubblica sicurezza – direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia della Sapienza Università di Roma, finanziato con fondi del Pon (Programma Operativo Nazionale) Legalità del Ministero dell’Interno.
Oggi a Bari, presso il teatro polifunzionale Anchecinema, si è svolto infatti uno degli eventi conclusivi del progetto “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele”, dedicato alla legalità per prevenire comportamenti antisociali.
Obiettivo del programma, di assoluta originalità anche nel panorama accademico internazionale, è la costruzione di un protocollo formativo che valorizzi le diverse prospettive della vittima e dell’autore di condotte illegali attraverso la proiezione su visori 3D di scenari e situazioni costruiti per indurre stati emozionali profondi.
Partendo dalle scuole si è così realizzata una nuova modalità di formazione basata su evidenze scientifiche tesa a sensibilizzare e rendere consapevoli i giovani adolescenti verso temi come il cyberbullismo, grooming online, hate speech, sexting, challenge e altri comportamenti antisociali. L’attività di ricerca alla base del progetto si fonda sull’analisi e la comparazione di parametri psicofisiologici, come la frequenza cardiaca (HRV) e la conduttanza cutanea (GSR) e parametri espliciti, quali la misurazione di dati comportamentali e l’analisi di survey digitali.
L’obiettivo finale di nei panni di Caino è proprio quello di sensibilizzare i ragazzi e le ragazze al corretto uso della rete prevenendo così condotte antisociali online. Il Dipartimento di Psicologia e la Polizia di Stato hanno, quindi, innovato l’esperienza educativa attraverso l’adozione di un nuovo paradigma formativo destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle Regioni Pon (Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia).