Ha fatto non poco rumore l’aggressione che si è consumata ai danni di un dottore all’ospedale pediatrico. Torna insistente un tema che continua a far discutere: la mancanza di sicurezza negli ospedali, per la quale da tempo si chiede un intervento immediato. Intanto la Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp) “esprime la propria solidarietà al pediatra che questa notte è stato aggredito al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni XXIII di Bari dal padre di un piccolo paziente. Non possiamo che condannare questo atto vile e ingiustificabile perpetrato ai danni di un collega durante l’espletamento della sua attività professionale al servizio della comunità”, dichiara Luigi Nigri, vice presidente nazionale Fimp.
“Episodi come questo – aggiunge – si ripetono ormai con preoccupante frequenza anche presso gli ambulatori dei pediatri di famiglia che sono particolarmente esposti al rischio di aggressioni, sia fisiche che verbali, da parte dei genitori dei loro assistiti, non potendo contare sul servizio di sicurezza garantito dalla Guardia giurata, così come avviene negli ospedali- Questa triste vicenda ripropone in tutta la sua drammaticità l’esigenza di intervenire per garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini che si rivolgono ai presidi del servizio sanitario.
Nel caso dei Peditari di Famiglia, troppo spesso i genitori fanno ricadere sul professionista compiti che non gli competono, come ad esempio il rilascio di certificati o di altri adempimenti burocratici. Mi auguro che questo episodio possa costituire un’occasione di riflessione più sull’urgenza di mettere gli operatori sanitari nelle condizioni di affrontare il proprio lavoro in totale sicurezza, ma anche sulla necessità di comprendere ed affrontare il disagio sociale delle famiglie che compiono simili gesti”, conclude Nigri.