Consegnate stamattina le chiavi dell’ex Mercato coperto di via Genova. Un atto formale e insieme sostanziale che segna il passaggio della struttura dall’Amministrazione comunale alla ASL Bari, che l’ha destinata a diventare la nuova sede del servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza a Gravina in Puglia. Alla breve cerimonia di consegna sono intervenuti il sindaco Fedele Lagreca, il Direttore Amministrativo della ASL Bari, Luigi Fruscio, il direttore del Dipartimento Medicina dell’Età Evolutiva, Mariano Manzionna, il direttore della NPIA ASL Bari, Vito Lozito e la responsabile della NPIA Area Alta Murgia Altamura-Santeramo, Antonella Bello.
L’ex mercato coperto in via Genova avrà dunque una “seconda vita” grazie all’attivazione del primo presidio sanitario in città, così tanto atteso da famiglie e associazioni e fortemente voluto dall’Amministrazione locale, dedicato all’assistenza dei bambini e degli adolescenti con problematiche neurologiche, neuropsicologiche e psichiatriche che, invece, finora erano seguiti per la diagnosi negli ambulatori di Santeramo in Colle.
I circa 300 utenti, da zero a 18 anni, avranno a disposizione numerosi ambienti per visite e trattamenti e servizi annessi distribuiti su uno spazio di 250 metri quadri, con i comfort e le dotazioni necessarie per poter svolgere le diverse attività sanitarie. Visite specialistiche, valutazioni e terapie riabilitative concentrate in un’unica struttura che, in tal modo, diventerà il riferimento per i bambini e ragazzi ma anche per le loro famiglie. Nuova la struttura e rinforzato anche l’organico, forte di 10 operatori, tra cui un medico, uno psicologo, un assistente sociale e 7 terapisti. «La città di Gravina – ha sottolineato il Direttore amministrativo Luigi Fruscio – avrà finalmente a disposizione una struttura adeguata, in grado di fornire le migliori risposte ai bisogni di una delicata fascia di popolazione ma, ciò che conta di più, cure e assistenza saranno garantite in una sede cittadina che evita loro lungaggini e spostamenti, facilitando il percorso di riabilitazione e di vita di ognuno. Aprire un centro del genere ex novo è per la ASL il risultato di un lavoro complesso, favorito dalla stretta collaborazione con il Comune e stimolato dall’ascolto prestato alla comunità».
«Prosegue il percorso di collaborazione – ha rimarcato il primo cittadino, Fedele Lagreca – con l’ASL Bari. Il Comune concede questa struttura di 250 metri quadri grazie alla quale sarà possibile offrire un servizio importantissimo a molte famiglie della nostra città, altrimenti costrette a recarsi in altri paesi, anche fuori regione, per ottenere dei servizi essenziali. Presto questi servizi saranno garantiti in loco, senza necessità di spostamenti».
Dalla consegna delle chiavi all’apertura, sarà necessario un intervento di adeguamento della struttura alla sua nuova destinazione. L’Area Tecnica della ASL ha già stilato una tabella di marcia: circa 30 giorni per la progettazione esecutiva, due settimane per l’espletamento della gara d’appalto e altri 90 giorni per la realizzazione delle opere.
Tempi tecnici che per la dottoressa Bello, impegnata sul campo, rappresentano l’alba di un nuovo inizio: «Il personale non vede l’ora di poter operare nella nuova struttura. Sono previste stanze accoglienti e ben divise per visite e terapie, così da facilitare l’accesso agli utenti e nello stesso tempo migliorare la qualità e l’efficacia del lavoro. Questo nuovo Centro ha un significato forte sia per l’attività che vi svolgeremo, dalla diagnosi alla terapia in un sol luogo, sia per l’attenzione che potremo dedicare ancor meglio a bambini, bambine, ragazzi e ragazze».