Se c’è una realtà che sta coinvolgendo sempre più italiani, è quella legata agli sport virtuali. Si tratta di una particolare attività, a metà tra lo sport e la simulazione, che riesce ad appassionare una fetta sempre crescente di pubblico, grazie a delle caratteristiche inedite che vale la pena di approfondire.
Sport virtuale: una definizione
Quando si parla di sport virtuale, si fa riferimento a una simulazione sportiva dalla durata compresa tra i 90 e i 120 secondi, trasmesse dai bookmaker a beneficio del proprio pubblico. Chiunque desideri giocare con gli sport virtuali può dunque assistere a queste simulazioni dopo aver effettuato una puntata a quota fissa, e attendere i due minuti necessari a scoprire il risultato dell’incontro. Le possibilità offerte dai bookmaker sono parecchie, e vanno dal più tradizionale calcio, fino al tennis, al cricket, al tiro con l’arco e all’ippica, per un maggiore e più variegato intrattenimento degli utenti.
Come è naturale, le scommesse vanno raccolte prima della fine dell’incontro e affidate a un sistema interno che decreterà vittorie e sconfitte, in base al risultato. Questo è legato a un generatore di numeri casuali, approvato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – ADM, che si occupa proprio della sicurezza e dell’imparzialità dei risultati. Ovviamente, non ci sarebbero scommesse se non esistessero le quote, secondo cui i numeri, e dunque i giocatori o le squadre, potenzialmente più forti sono associati a probabilità di vittoria più alte e dunque a quote più basse.
Perché gli sport virtuali stanno avendo successo?
Tra le ragioni del successo degli sport virtuali spicca non soltanto l’attendibilità delle simulazioni trasmesse agli utenti, ma anche l’elevato ritmo di gioco, che contraddistingue queste simulazioni dagli incontri in tempo reale. Un esempio su tutti è dato dal calcio: uno scommettitore può effettuare una puntata sulla propria squadra del cuore e poi dovrà attendere i 90 minuti di gioco canonici dell’incontro; infine, per effettuare una nuova scommessa, dovrà attendere diversi giorni, fino al prossimo incontro della stessa squadra. In breve, i tifosi tradizionali sono soggetti a tutte le regole e ai tempi degli sport giocati in tempo reale.
Così non è per gli appassionati di sport virtuale, che possono assistere a diverse competizioni, separate appena da pochi secondi l’una dall’altra. Gli incontri, poi, non durano che un paio di minuti, rendendo il ritmo delle scommesse più serrato, coinvolgendo così un’utenza sempre più numerosa, desiderosa anche di allontanarsi dal calcio italiano e dai suoi scandali più recenti, oltre che di unire insieme tifo e scommesse a più alta velocità.
In breve, sembra proprio che i tifosi italiani abbiano trovato un nuovo modo, più coinvolgente, per scommettere. Tra ritmi più sostenuti e affidabilità degli algoritmi, gli sport virtuali sono destinati evidentemente a farsi strada nel cuore degli italiani più attenti al betting.