Sogni, le speranze, le paure e le nuove scoperte degli adolescenti emergono nella quotidianità di una classe di liceo, per un racconto generazionale capace di commuovere, divertire e far riflettere. Domenica 12 marzo alle ore 19 la Cittadella degli Artisti di Molfetta accoglie E la felicità, prof?, produzione Teatri di Bari in collaborazione la Cooperativa sociale I bambini di Truffaut, codiretta da Riccardo Spagnulo e Giancarlo Visitilli, tratta dall’omonimo romanzo pubblicato da Visitilli per Einaudi Editore.
Riccardo Spagnulo sul palcoscenico veste i panni di un professore di Lettere: ripercorrendo primo e secondo quadrimestre, compaiono in carrellata tutte le storie dei ragazzi di una classe simbolica, adolescenti cresciuti troppo in fretta, buffi, ironici, che mostrano un senso di realtà sorprendente quando sono messi di fronte a problemi più grandi di loro. “A volte c’è il rischio di perdersi, in questo mestiere, affrontando tanti temi che possono rimanere astratti rispetto alla vita degli alunni – racconta Giancarlo Visitilli – Ti dici che è importante toccarli comunque: non li stai preparando a un esame di maturità, ma alla maturità, alla vita. Il tempo che ci è dato, però, non basta mai. E così le cose accadono”.
Uno spettacolo che ci pone davanti a tanti quesiti: La scuola può insegnare ad essere felici? Cosa può fare un solo professore di fronte ad una valanga di problemi? Si può scoprire qualcosa di se stessi insegnando? Sul palcoscenico si disvelano così storie quotidiane, quesiti interiori da risolvere e riscoperte d’identità tra i banchi di scuola. E farci crescere, come per gli studenti di cui scopriamo le storie con leggerezza. Lo spettacolo rientra nella Stagione ‘Sconfinamenti’ a cura di Teresa Ludovico per Teatri di Bari, che prosegue il 26 marzo con ‘La stanza di Agnese’ e il 23 aprile con ‘Quanto basta’.