Uno stato di choc così forte tanto da non ricordare nulla di quanto avvenuto lo scorso 9 marzo. Antonio Carozza 54 anni, è da ieri in stato di fermo con l’accusa di avere ucciso con 41 coltellate sua moglie Pietronilla De Santis giovedì scorso a Carlantino nel Foggiano.
A riferirlo è il suo avvocato, Mario Genovese, che oggi ha avuto un breve colloquio con l’uomo che è ricoverato nell’ospedale di Foggia perché dopo l’omicidio si è lanciato dal balcone al primo piano della casa di famiglia.
Carrozza, che dal 2010 era in cura presso il Centro Igiene Mentale di Lucera, è sedato e piantonato nel reparto di chirurgia toracica. Oltre alle lesioni provocate dalla caduta, si è anche ferito con un coltello al torace e il taglio ha interessato anche un polmone. Carrozza era in cura presso il Cim – Centro Igiene Mentale – di Lucera dal 2010. Della patologia di cui soffre l’uomo non sono mai stati informati i servizi sociali del piccolo comune foggiano.
La coppia era spostata da anni, gestiva un bar del paese e aveva quattro figli tra i 23 e i 12 anni che non erano in casa al momento della tragedia. “La nostra piccola comunità è scossa per questa terribile notizia – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia – era una famiglia giovane e serena, ma il vero rammarico è che è accaduto il giorno dopo la festa della donna e che non abbiamo percepito eventuali disagi”.