Una serata speciale segna il ritorno di Irene Grandi nel suggestivo teatro Team di Bari con il suo Tour di successo “Io in blues” con un progetto innovativo. Un evento inedito che vede una nuova sperimentazione per la poliedrica artista toscana in duetto con lo storico musicista Saverio Lanza alla chitarra elettrica, accompagnati da un’orchestra composta da 20 giovanissimi musicisti diretta dal maestro Lepore, dove spiccano i fiati, sax e tromba.
Il concerto è stato aperto da una brevissima intro dell’orchestra che ha dato il benvenuto ad “Irene” elegantissima in abito nero. Sulle note di “Why can’t we live togheter” di Timmy Thomas versione Sade, singolo nato come inno alla pace e alla tolleranza, contro le discriminazioni e la guerra.
Nel corso della serata l’artista toscana ha proposto un repertorio di altissima qualità blues con storici brani “Somethings got a hold” on me Leroy Kirkland versione Etta James), “For what it’s worth” (Buffalo Springfield), “Little red rooster” (Willie Dixon), “I just want to make love to you” (Willie Dixon Etta James) e due versioni inedite di “You make me feel like a natural woman” Aretha Franklin e “I’ve been loving you too long” Oatis Reading.
Le sue grandi capacità vocali hanno spiccato anche nei cambi di melodia tipici della musica blues, con la sua voce morbida, fluida e capace di esaltarsi con la lingua inglese. Non sono mancati gli omaggi ai grandi artisti blues italiani con E poi “Shel Shapiro versione Mina, “Se mi vuoi “ di Pino Daniele e propone versione inedite “ A me me piace ‘o blues” dell’artista partenopeo e “ Insieme a te sto bene” di Lucio Battisti.
“Prima di partire per un lungo viaggio” arrangiata con Roadhouse blues (Doors) ha segnato il secondo tempo della serata all’insegna dei brani pop e rock come “Bruci la città”, “Finalmente io”, “Bum Bum” e “Lasciala andare”.
Un mix di emozioni scandite dalle note che hanno percorso 30 anni di successi per Irene Grandi “animale da palco” in stato di grazia. La sua grande voce ha raggiunto una notevole capacità di interpretazione, riuscendo a portare sul palco generi musicali ben assortiti e intergenerazionali.
Un concerto che ha sorpreso sia i fan storici per la presenza di rivisitazioni inedite sia il pubblico, affascinato dal nuovo progetto musicale.
Irene Grandi è entrata nel cuore del blues” e all’interno è riuscita a creare atmosfere intime, che ha donato al suo pubblico sul palco e a fine concerto quasi con magia.