Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari hanno tratto in arresto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, quattro soggetti, tutti pregiudicati, tra cui due baresi e due bitontini, ritenuti responsabili, in base agli elementi acquisiti nel corso delle indagini, – accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, in concorso, ai danni dei titolari di un centro scommesse, nel quartiere “Libertà” di Bari.
Le indagini, che hanno portato agli arresti in argomento, sono state condotte dalla Squadra Mobile del capoluogo pugliese, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, e, attraverso una mirata attività di appostamento, visione delle immagini acquisite dai sistemi di video-sorveglianza ed escussione di testimoni, hanno consentito di accertare (a livello di gravi indizi) che i quattro individui avevano, in due distinte occasioni, tentato di estorcere denaro ai titolari del Centro Scommesse. Nello specifico, i fatti in relazione ai quali trae origine l’emissione del provvedimento cautelare, risalgono al pomeriggio del 21 novembre 2022, allorquando tre pregiudicati, tra i quattro menzionati, si sarebbero recati presso il centro-scommesse e, dopo aver stabilito un contatto telefonico con i responsabili, avrebbero avanzato nei loro confronti una richiesta estorsiva, chiedendo di consegnare una somma di denaro entro il giorno successivo.
Nel pomeriggio del 22 novembre 2022, si sarebbe verificato un ulteriore approccio da parte del gruppo criminale in questione; infatti, uno dei soggetti che faceva parte del terzetto del giorno prima, si sarebbe presentato nuovamente presso il centro scommesse, spalleggiato, questa volta, da un altro individuo, al fine di ottenere il pagamento di quanto richiesto, ma, dopo aver chiesto all’addetta alla cassa di contattare telefonicamente il titolare, all’improvviso avrebbe desistito dal suo intento, allontanandosi celermente dal punto scommesse. Si precisa che una delle persone arrestate nell’operazione, si trovava, al momento dell’esecuzione, in regime di detenzione carceraria presso la casa Circondariale di Potenza. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.