Uno studente italiano è stato colto in flagrante mentre incideva delle lettere su uno degli ingressi principali dei templi di Ggantija, storico sito archeologico risalente al neolitico e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. L’episodio si sarebbe verificato nel corso di una gita scolastica organizzata per visitare il monumento. Il giovane vandalo è stato sorpreso da un agente di sicurezza che ha avvisato la polizia, subito giunta sul posto. Il giovane è stato citato in giudizio durante una seduta d’urgenza del Tribunale di Gozo tenutasi lo stesso giorno, dove ha ammesso le accuse mosse contro di lui.
Il giudice lo ha condannato a due anni di reclusione con pena sospesa per quattro anni (periodo di tempo massimo consentito dalla legge), oltre a dover pagare una multa di 15.000 euro. Heritage Malta, l’agenzia nazionale per i musei, le pratiche di conservazione e il patrimonio culturale del governo di Malta, avendo investito considerevolmente negli ultimi mesi nel miglioramento della sicurezza nei suoi musei e siti, ha condannato senza riserve l’atto di vandalismo che ha causato danni irreparabili allo storico monumento, esprimendo soddisfazione per il tempestivo intervento dell’ufficiale di sicurezza coinvolto nell’incidente.