La notizia della chiusura della “Little lab ” di Ilaria Carone a Santo Spirito ha fatto il giro del web e dei giornali. Ad annunciare la chiusura è stata la stessa 24enne che sfornava dolci e prodotti salati dalla finestra di casa. Per questo era stata ribattezza “La ragazza della finestra”. “Come tutti i bei sogni, anche il mio ha avuto un termine”. Così si è arresa Ilaria ad “uno Stato che non fa sconti” ed è stata quindi costretta a chiudere dopo soli cinque mesi dalla sua nascita il suo piccolo laboratorio di pasticceria (e non solo) creato accanto casa sua.
Un messaggio di solidarietà arriva dall’Associazione Unionecommercio Puglia: “Comprendiamo tutta l’amarezza di Ilaria, costretta a chiudere la sua giovane attività a causa di un sistema fiscale vessatorio che disincentiva qualunque forma di innovazione, annientando l’intraprendenza di giovani imprenditori – ha dichiarato il presidente Savino Montaruli.
Se la signora Ilaria si fosse trovata in un’altra nazione, anche d’Europa, sarebbe stata in tutti i modi aiutata ed incentivata ad andare avanti, sostenuta ed esaltata -continua Montaruli . Invece ha avuto la sfortuna di trovarsi in Italia dove il fisco diventa socio degli imprenditori e porta a casa il 67% dei ricavi senza però contribuire alle perdite e soprattutto senza mettere una sola mano nell’impresa se non quella per prendere soldi e distruggerla. Quel laboratorio di produzione propria di dolciumi, a Santo Spirito, avrebbe potuto essere davvero il simbolo di un’Italia differente e diversa, che accoglie e che non demotiva. Invece nulla di ciò.
Quella finestra sulla strada – conclude il presidente – ormai chiude e chiude con amarezza, esattamente il contrario di tutta quella dolcezza che in questi sei mesi la signora Ilaria ha saputo distribuire a chi ha voluto sostenerla, incoraggiarla e supportarla. Siamo certi che per una finestra che si chiude ci saranno tanti nuovi orizzonti che si apriranno per Ilaria che ringraziamo per il suo sacrificio di questi mesi distribuendo dolcezza e bontà”.