“Con il suo mix di tradizione e modernità, un pizzico di mare e una storia affascinante, una soleggiata vacanza a Bari offre un vero assaggio dell’Italia”. Inizia con queste parole l’articolo pubblicato solo qualche giorno fa su “The Jewish Chronicle”, un giornale ebraico pubblicato a Londra. Fondato nel 1841, è il più antico quotidiano ebraico al mondo nonché il più influente.
Secondo quanto scrive il giornale, “Bari, la vivace capitale della Puglia, è spesso trascurata (dai turisti ndr) ma molto allettante. E al di là dei negozi, dei bar e dei ristoranti, nascosti tra i tranquilli vicoli tortuosi del centro storico, dove i tradizionali venditori di pasta vendono i loro prodotti e il tempo sembra essersi fermato, Bari ha forti radici ebraiche che risalgono all’epoca romana”.
Come precisa la giornalista infatti: la città “è diventata un faro di speranza alla fine della seconda guerra mondiale, quando molti ebrei provenienti da tutta Italia e dai paesi occupati dai nazisti si rifugiarono qui; dopo l’istituzione di un campo profughi, l’area divenne un punto di partenza per la Palestina offrendo libertà e nuova vita. Il centro storico custodisce ulteriori indizi sul passato ebraico della città”.
Anche il giornale ebraico menziona “la Strada Arco Basso, meglio conosciuta come la strada delle orecchiette, dove le donne locali preparano per strada la pasta tradizionale pugliese”, così come i tour di street food “a piedi o in bicicletta”. E poi tra le righe dell’articolo viene descritto il Castello Svevo così come il lungomare Nazario Sauro “dove guardare il mare”. Scherzose le parole utilizzate dal giornale sulla spiaggia della città ‘Pane e Pomodoro’: “il nome è memorabile – scrivono – è risaputo che gli italiani amano i carboidrati e i pomodori, ma dare a una spiaggia il nome di un alimento è sicuramente bizzarro”.
La giornalista invita i turisti ad assaggiare poi i panzerotti, descritto come un panino fritto “contenente condimenti tipici della pizza come mozzarella e pomodoro. Altre prelibatezze pugliesi a cui prestare attenzione – si legge nell’articolo – sono i dolci pasticciotti, che si dice provengano dalla vicina Lecce, ma popolari in tutto il sud Italia”. E poi i taralli “dalla consistenza simile a un grissino e vengono offerti prima del pasto o per accompagnare le bevande, e può essere acquistato in tutta la città come spuntino o souvenir.”