Ha atteso ore prima di essere visitata. Al pronto soccorso non c’erano i medici per poterla assistere. Quello che è successo ad una signora di 70 anni di Bari ormai sembra essere all’ordine del giorno. Il pronto soccorso della città, cosi come in tutto il resto della Puglia, è sotto pressione tra criticità e carenze negli organici. La polemica è accesa da anni tra gli utenti sconfortati per le lunghe ore di attesa, prima di essere visitati. Come appunto è successo alla signora che racconta a Borderline24 la sua odissea di qualche giorno fa.
Rosanna, a cui è stato assegnato un codice verde, si è sentita male, accusando forti dolori ai polmoni (successivamente le hanno riscontrato una infezione agli organi non dovuta al Covid), aveva una tosse molto forte per cui ha deciso di rivolgersi al pronto soccorso di Bari. Ma erano solo le 7 del mattino.
E’ venuta a sapere più tardi dal personale amministrativo della struttura ospedaliera, che “i dottori non ci sono. O meglio quelli che ci sono stanno gestendo urgenze del codice rosso, oppure stanno effettuando il cambio di turno”. La signora precisa che in sala d’attesa non c’erano altri pazienti. “Ho chiesto più volte di essere assistita, perché mi sentivo veramente male, ho 70 anni ed ero molto debole. Sono entrata in alcune camere per pregare che qualcuno intervenisse. Ma un dottore di tutto punto mi ha risposto: ‘Signora sono solo le 7 del mattino, cosa vuole che le faccia? Deve solo aspettare”.
“Mi sono sentita demoralizzata – racconta- tutto questo non è giusto e corretto. Bisogna fare qualcosa. I dolori erano molto forti e nessuno mi ha aiutato. Mi hanno lasciato ad aspettare su una sedia. E se mi fosse successo qualcosa di grave?”. L’interrogativo che si pone la signora purtroppo non avrà mai risposta. Quel che è certo pero è che la stessa barese sostiene che il medico che l’ha assistita dopo 4 ore dal suo arrivo “almeno era molto competente”.