Bisceglie saluta per sempre Vito Mastrogiacomo, inventore e fondatore del Divinae Follie, una delle discoteche che più ha fatto la storia in Puglia attirando moltissima gente da tutta Italia negli anni ’90. L’imprenditore si è spento all’età di 81 anni nella struttura all’interno della quale era ospitato da tempo. Tantissimi i messaggi di cordoglio da parte di amici, ma anche semplici sostenitori del progetto che sin dai primi anni di attività, aveva cambiato letteralmente il volto della vita notturna biscegliese, ma non solo.
“Un genio dell’imprenditorialità – scrive un collega sui social – abbiamo avuto la fortuna di averlo nella nostra terra, ha donato prestigio, lavoro, musica e divertimento a una bella generazione di giovani! Con la sua struttura e l’entusiasmo che contagiava le notti biscegliesi, ha movimentato lavoro ed economia per tante attività della nostra città, compreso la mia. La saluto signor Vito con estremo rispetto per la sua storia, non le nascondo che da piccolo imprenditore quale sono, mi sarei voluto sedere accanto a lei anche solo qualche minuto e ascoltare ancora qualche suo buon consiglio” – conclude. Alle sue parole fanno eco quelle di tanti altri, tra questi anche il giornalista Lucio Palazzo.
“Vito Mastrogiacomo se n’è andato – scrive sui social – una notizia triste per noi che eravamo i suoi ragazzi. La Puglia in cui Vito fece l’impresa non era quella di oggi. Quando alla fine degli anni ’80 decise di iniziare a lavorare all’apertura di un locale identico ai club della swinging London, in provincia di Bari si sparava e a Bisceglie non c’era un bar sulla spiaggia per chilometri e chilometri. Non si trovavano società né professionisti capaci di scavare più di dieci metri sotto il livello della strada per poi tirare su sei piani di discoteca. Un fuori di testa… uno che voleva fare business con una discoteca. Il Divinae Follie però nacque lo stesso, negli stessi giorni in cui a Bari si inaugurava lo stadio San Nicola per la prima dei mondiali, nel giugno del 1990. La Puglia però non era quella di oggi dicevamo, ed il locale dopo pochi mesi saltò in aria. Una bomba, pochi giorni dopo Natale. Ma Vito e i suoi lo ricostruirono in poche settimane, lavorando anche a Capodanno (Vito offri’ la cena di fine anno a tutte le maestranze al lavoro sul cantiere) ed a gennaio si tornò a ballare. Sul palco un giovane rocker emiliano che si chiamava come il noto pittore: Luciano Ligabue. Vito aveva una visione del Sud prima che la parola “visione” fosse di moda. Con lo spirito delle persone che cambiano le cose e le lasciano migliori dopo il loro passaggio, ha tenuto insieme, in quel posto, tutta la generazione che aveva 20 anni in Puglia negli anni ’90. Per molte stagioni, quando internet ed i telefonini non erano quelli di oggi, da quel locale sono passati tutti. Il Divinae Follie era la pista della nuova musica, il luogo dove abbiamo conosciuto David Morales, il remixer di “Space Cowboy”, Frankie Knuckles che al Warehouse a Chicago aveva inventato l’house music (si chiama così per questo), Fiorello ai tempi del codino, Baglioni del ritorno sul palco nel 1991, Jovanotti ai tempi dell’estate 1992, l’estate delle mie e delle tue vacanze. A Bisceglie. Grazie a Vito, l’uomo che organizzava matrimoni ma che poteva vedere dove nessuno di noi vedeva. Un abbraccio grande a tutta la famiglia Mastrogiacomo, alla signora Gina, a Leo, a Titti” – ha concluso.
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