Tutelare il buon pane fresco artigianale italiano, e del territorio barese in particolare, ricco di storia e tradizione. È il messaggio gridato a gran voce in coro, da Assipan Confcommercio Bari Bat, associazione dei panificatori intervenuta in merito alla vicenda del regolamento della Commissione europea che di fatto autorizza l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico, come nuovo alimento.
In particolare, sul tema, l’Associazione Italiana Panificatori Assipan Confcommercio Bari BAT esprime la propria convinta contrarietà all’utilizzo di polvere di grillo domestico nella produzione del pane artigianale e dei prodotti da forno. “Pur comprendendo – spiega Giovanni Di Serio Presidente dell’Associazione Italiana Panificatori Assipan Confcommercio Bari BAT – i processi di globalizzazione e le evoluzioni gastronomiche collegate Assipan Confcommercio riteniamo che sia necessario tutelare il buon pane fresco artigianale italiano ricco di storia e tradizione. Inoltre, in ottemperanza alla normativa vigente, in considerazione dell’articolo 14 della legge 4 luglio 1967 n. 580, il pane deve essere prodotto esclusivamente con sfarinati di grano, acqua e lievito con o senza aggiunta di sale comune” – sottolineano. Successivamente, evidenziano ancora, “il regolamento di cui al D.P.R. 502/1998 consente l’aggiunta di ulteriori ingredienti nella produzione del pane, ma la denominazione di vendita deve essere completata dalla menzione dell’ingrediente utilizzato e, nel caso di più ingredienti, di quello o di quelli caratterizzanti”.
“Al di là degli aspetti normativi – sottolinea infine Di Serio – riteniamo che ci sia ormai da anni il sospetto di un graduale attacco da parte di potentati economici esteri alle eccellenze gastronomiche italiane. In gioco quindi non è solo la tutela del pane italiano, bensì la sopravvivenza delle migliaia d’imprese di tutte filiere alimentari nazionali. Per questo Assipan Confcommercio si impegnerà in prima persona nella difesa del buon pane fresco e dei prodotti da forno artigianali espressione della millenaria cultura gastronomica del nostro Paese” – conclude. Non si tratta dell’unica polemica in merito, anche l’Adoc Puglia aveva deciso di intraprendere una battaglia riguardante la tutela della dieta mediterranea.