Niente personaggi, solo persone. È questo il leitmotiv del primo corso di Teatro Sociale a cura del Csv San Nicola che prenderà il via a Bari a partire dal prossimo 25 febbraio. In particolare, il Csv San Nicola è alla continua ricerca di nuovi linguaggi e nuove strade per il reclutamento e la formazione dei suoi volontari.
Per la prima volta, porterà nel mondo del Terzo Settore pugliese il Teatro Sociale, esperienza dal taglio creativo che, con l’utilizzo di metodologie teatrali, mette a disposizione di un gruppo di lavoro esperienze ed emozioni personali per la sintesi e il superamento comune di un problema. Un metodo, quello del Teatro Sociale, che si avvale di tecniche teatrali senza l’utilizzo di attori: è il bagaglio personale di ogni partecipante al gruppo di lavoro infatti, elemento essenziale e imprescindibile dell’azione.
Nato alla fine degli anni ‘60, il Teatro Sociale rovescia lo schema dell’azione teatrale. Il pubblico tradizionalmente passivo, diviene cuore pulsante dell’esperienza: vissuti ed emozioni individuali confluiscono nel gruppo per l’analisi e il superamento di qualsiasi problematica. La “collettivizzazione” di un disagio, o di un generico problema, favorisce il metodo della ricerca corale di una sintesi – e dunque della condivisione – sviluppando contestualmente la presa di coscienza di ciascuna individualità. Tutto sotto la supervisione di un formatore esperto.
“La scelta di portare le metodologie del Teatro Sociale all’interno della formazione dei nostri volontari – spiega il presidente del Csv San Nicola Rosa Franco – è frutto di un’attenta e lunga analisi dei bisogni che ci circondano. La complessità sociale che viviamo in questi anni, sempre più estrema e sempre più urgente, ci ha costretti ad una riflessione attenta e critica del nostro operato. I volontari, che sempre più spesso sono chiamati alla gestione di situazioni difficili, necessitano di specializzazioni sempre più puntuali: il primo passo è aiutarli nella comprensione profonda delle diversità e nella successiva ricerca di una sintesi che queste diversità le rispetti tutte. Crediamo che il Teatro Sociale, una innovazione nella gestione delle nostre realtà associative, possa dare a tutti gli operatori del Terzo Settore strumenti in più per una riuscita più efficace nei rispettivi ambiti” – ha concluso.
Il corso prenderà il via il 25 febbraio con il percorso “Strumenti di Teatro Sociale”. Si tratta nello specifico di 9 weekend rivolti ad un massimo di 20 volontari che poi potranno riportare quanto acquisito nelle rispettive realtà di appartenenza. In totale, sono previste 162 ore complessive, il corso si svolgerà nelle aule di Spazio 13, in via Colonnello de Cristoforis a Bari. Ciascun weekend sarà dedicato ad uno strumento specifico del Teatro Sociale (Teatro dell’Oppresso, Drammaturgia di Comunità, Drammaterapia) o a uno strumento utile alla realizzazione di un intervento socio-culturale di Teatro Sociale (progettazione dell’intervento, modelli di programmazione di un laboratorio, conduzione). Lunedì 27 febbraio invece, parte il “Laboratorio esperienziale di Teatro Sociale”, rivolto ad un massimo di 26 volontari: 27 incontri (3 al mese) per una durata complessiva di 80 ore. Sarà possibile iscriversi entro e non oltre domani, 19 febbraio.
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