I Carabinieri di Casamassima hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente V.M. trentunenne, disoccupato, incensurato, originario di Adelfia, perché trovato in possesso di 1,400 kg. di marijuana, 756 grammi di hashish, e la somma di € 955.
La scorsa sera, i militari del locale Comando Stazione, nell’ambito di un servizio predisposto per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Bari, hanno perquisito l’abitazione del trentunenne poiché già da alcuni giorni avevano notato un particolare andirivieni di persone, rivenendo 1,400 kg di marijuana suddivisa in nr.1160 dosi pronte per essere immesse sul mercato di Casamassima e dei comuni contermine, 756 grammi di hashish suddivisa in 7 panetti, un bilancino di precisione, un telefono cellulare oltre alla somma di € 955,00 ritenuta provento dell’attività di spaccio tutto occultato all’interno di uno zaino e di una borsa frigo e sequestrato.
L’uomo, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, è stato associato al carcere di Bari a disposizione della Procura della Repubblica di Bari che ha chiesto la convalida dell’arresto.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e l’arresto attende l’eventuale convalida del G.I.P. presso il Tribunale di Bari dopo l’interrogatorio e confronto con la difesa.
A Barletta invece, i Carabinieri avevano già acquisito notizie sul presunto coinvolgimento del 32enne nell’attività illecita di spaccio di droga. Nella serata di ieri, a seguito di un mirato servizio di perlustrazione svolto interamente con pattuglie con i colori istituzionali, i militari della Stazione di Barletta, dopo un breve inseguimento svoltosi nelle vie del centro storico, sono riusciti a bloccare un 32enne, trovato in possesso, a seguito di perquisizione personale e locale, di 56 dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di oltre 100gr., di 5 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 2,60gr., nonché della somma contante di 564 euro suddivisi in banconote di medio taglio verosimile provento dell’attività delittuosa, di materiale professionale per il confezionamento (termosigillatrice) e di un telefono cellulare. Il tutto veniva dunque prontamente recuperato e posto sotto sequestro. Espletate le formalità di rito, il 32enne veniva tradotto presso la casa circondariale di Trani, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Trani, informata dagli operanti.