Ciro Polito, direttore sportivo del Bari, è intervenuto in conferenza stampa per affrontare e commentare i temi che hanno contraddistinto la sessione invernale di calciomercato che si è conclusa martedì 31 gennaio.
Polito ha fatto dapprima il punto sulla rosa attuale: “Questo Bari ha un giusto mix di calciatori giovani ed esperti, c’è una base per costruire la squadra del futuro. Sono arrivati giovani dalle categorie inferiori. Bisogna crederci e il tempo dirà cosa saremo.”
Inevitabile, per il ds biancorosso, affrontare la delicata questione inerente l’interesse del Bari per Manolo Portanova, calciatore condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per stupro: “Sono una persona che non giudica e credo che bisogna sempre dare una nuova possibillità ai cittadini liberi. Se fosse stato condannato per un reato già definitivo, non l’avrei preso in considerazione. Ho considerato il lato tecnico e Portanova è un giocatore molto forte che poteva fare al caso nostro, ma c’è stata solo una chiacchierata. Poi, quando il nome è uscito fuori, c’è stata una criticità da parte della piazza che ho rispettato. Ma è giusto ricordare che tutto quello che faccio è per il bene del Bari.”
Durante la sessione di calciomercato i tifosi si sono spesso lamentati per le poche risorse economiche messe a disposizione da parte della società, così Polito: “Le risorse economiche non sono importanti, quello che conta è quello che si è fatto e chi è arrivato. Perchè ci siamo ridotti all’ultimo giorno per definire delle operazioni? Gennaio è il mercato delle opportunità. La squadra non è stata smantellata, l’obiettivo iniziale era prendere una mezzala per fare numero, poi c’è stato il nuovo infortunio di Ceter e ho voluto cautelarmi. Non basta spendere tanto per fare la differenza, ci sono anche le capacità da tener presente. I De Laurentiis negli anni hanno investito tanto. Il mio calcio non è fatto di nomi, cerchiamo di lavorare sulle conoscenze, i calciatori di nome non ci servono. Ci sono società che hanno investito il triplo rispetto a noi, ma in classifica non ci precedono.”
Polito si è poi soffermato sulle varie trattative (o presunte tali) venute fuori nel mese di calciomercato: “Ero su Valoti, ma non se n’è fatto più niente. Benali 10 giorni prima non l’avrei potuto prendere. Volevo trovare una soluzione per Scavone che aveva un contratto oneroso e ci siamo riusciti. Avevo chiuso per Mastinu ma, per motivi familiari , non se l’è sentita di trasferirsi a Bari. Per il resto tante chiacchiere. Salcedo? Mi aspettavo di piu da lui. Ha chiesto d’andare a giocare con più continuità e l’abbiamo accontentato. Per quanto concerne Galano, era in partenza perchè voleva trovare più spazio. Ci sono state pochissime possibilità per giungere ad un trasferimento, ma vorrei precisare che non è fuori lista.”
Restando in tema di singoli, il ds biancorosso ha parlato anche dell’attaccante Scheidler: “Aurélien ha delle caratteristiche particolari. Non si è espresso al massimo sino ad ora, anche perchè ha giocato poco. Ma bisogna anche considerare la concorrenza nel reparto avanzato. Ha perso un pò di fiducia, ma dobbiamo aspettarlo: sono sicuro che verrà fuori. E’ stato un investimento giusto per la serie B.”
Da un attaccante all’altro, Sebastiano Esposito, in gol al debutto contro la Spal: “Ha commesso errori in passato e si è preso l’etichetta di “testa calda”. Prima di prenderlo l’ho fatto venire a Bari e gli ho parlato in maniera molto chiara. Ha delle qualità per aiutare questo Bari.”
Ma l’attaccante più ammirato e chiacchierato resta Walid Cheddira: “E‘ rimasto con noi, a giugno vedremo il da farsi. Può succedere che vada via. In ogni lavoro c’è l’ambizione personale e la voglia di migliorarsi. Se verrà cercato da club importanti di serie A, come potrei trattenerlo? Se lui e Caprile verranno venduti , vuol dire che entreranno soldi freschi nelle casse societarie che verranno reinvestiti per rinforzare la squadra.”
Bari che veleggia nelle zone alte della classifica, ma la serie A è un obiettivo reale del club? Polito non ha dubbi: “Non giochiamo mica per perdere, sono una persona ambiziosa. Tutto viene di conseguenza. Volete sentire da noi che l’obiettivo è la serie A? Abbiamo l’ambizione di arrivare molto in alto, daremo la vita per vincere.”
Ultima battuta sul Cosenza, prossimo avversario in campionato e sull’ex col dente avvelenato, Manuel Marras: “Mi ero dimenticato di lui. Sappiamo che è un giocatore bravo e con delle qualità…calcistiche. Spero che i nostri difensori riescano a contenerlo”