“Un buon andamento, non esplosivo, ma comunque al di sopra delle aspettative”. È il commento del rappresentante di Federmoda Bari della Confcommercio, Carlo Saponaro, in merito all’andamento dei saldi in Puglia e più nello specifico nel Barese, dopo un mese dall’avvio delle offerte stagionali che erano partite con moltissimi punti interrogativi.
Dagli aumenti nel carrello della spesa, a quelli relativi alla benzina, sino ad arrivare alle bollette. Sono tanti gli ostacoli che, all’avvio della stagione dei saldi, avevano messo in allerta i commercianti e gli esperti del settore, fortemente preoccupati per la possibilità che i cittadini, potessero scegliere di non spendere, rimandando al futuro le proprie spese, soprattutto in ambito vestiario. Oggi, dopo un mese dall’avvio ufficiale e a quasi un mese dalla fine, prevista per il 28 febbraio, il bilancio, seppur non troppo rassicurante per via di un andamento che non ha visto un vero e proprio boom rispetto al passato, il bilancio, ha sottolineato Saponaro “è ottimistico”.
“Guardiamo al futuro con più fiducia – ha sottolineato – è andata meglio di quanto ci aspettassimo, almeno per quanto riguarda il settore dei negozi di vicinato. Un andamento non esplosivo, ma buono. Le fonti su un possibile dietro front da parte dei cittadini per via degli aumenti erano state forse amplificate. Per quanto riguarda l’abbigliamento si è mosso il 5% in più dei cittadini rispetto allo scorso anno, forse anche per via del fatto che i prezzi dei capi non hanno subito aumenti bensì sono rimasti come quelli del 2022. Si è trattato di clienti educati a frequentare i negozi, quindi di fidelizzati che si sono resi conto del risparmio in atto e della qualità del prodotto. Nonostante l’emergenza sanitaria e la recessione, ancora oggi, il settore abbigliamento influisce per il 2,5% sul pil nazionale, un dato importante” – ha sottolineato ricordando l’importanza dei negozi di vicinato che durante la pandemia sono stati spesso sostituiti dalle compere online.
“Offrono socialità, cosa che l’online non può dare ed è un fattore molto ricercato dal consumatore finale. L’obiettivo futuro è quello di regolamentare l’online, è un battaglia che stiamo combattendo in qualità di associazione di categoria. Oggi, rispetto al periodo pandemico, si è ridimensionata” – ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle di Benny Campobasso, presidente di Confesercenti Puglia, che già in passato aveva allertato sulle compere online. “Purtroppo le offerte dell’online attirano – ha spiegato – ma è una concorrenza sleale che danneggia i commercianti. Oggi, per fortuna, non c’è più la paura che abbiamo vissuto durante la pandemia e c’è un ritorno nei negozi, con il conseguente incremento delle compere” – ha sottolineato tracciando poi un primo bilancio dei saldi.
“Solo a fine febbraio potremo dire come è andata effettivamente – ha sottolineato – per quanto registrato sino ad oggi, abbiamo rilevato un ritorno interessante nei negozi soprattutto nelle prime due settimane, poi l’afflusso è andato scemando. E’ abbastanza normale per via di diversi motivi, in parte i saldi iniziati troppo presto, contrariamente a quanto prevede la normativa, ma anche le promozioni del periodo appena precedente, come ad esempio il Black Friday, a danno dei commercianti. L’inizio, proprio per queste ragioni, è stato incoraggiante, con un proseguo deludente, ma è un periodo difficile. C’è stata sicuramente meno voglia di spendere e probabilmente sarà ancora così, ma speriamo nel ritorno delle belle giornate” – ha concluso.
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