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Baritech verso la chiusura, da oggi al via 113 licenziamenti. I sindacati: “Atteggiamento inspiegabile”

Pubblicato da: redazione | Mer, 1 Febbraio 2023 - 07:30

Partiranno ufficialmente da oggi le lettere di licenziamento per 113 operai dell’azienda Baritech, nella zona industriale tra Bari e Modugno. L’ultimo tentativo di evitare la crisi occupazionale è stato provato ieri dalla task force regionale ma l’azienda ha rifiutato di prorogare di 30 giorni la cassa integrazione. “Un atteggiamento inspiegabile quello di Baritech – commenta Leo Caroli, – considerando che era pervenuta una manifestazione d’interesse seria e autorevole per rilevare sito produttivo e operai”.

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La vertenza andava avanti ormai da oltre un anno, era pervenuta un’offerta che aveva fatto ben sperare ma dopo due mesi di trattativa l’acquirente, un imprenditore lombardo, si è tirato indietro. La Baritech, dopo una riconversione industriale, da qualche anno produce componenti per mascherine chirurgiche. Lo stabilimento è stato occupato ieri sera dai lavoratori che saranno disoccupati.  “Sono completamente amareggiato dal comportamento di Baritech – ha tuonato il  segretario generale della Cisl Bari Giuseppe Boccuzzi – nonostante tutti gli sforzi profusi nelle ultime ore dalle istituzioni a livello regionale, a partire dal presidente della Regione Michele Emiliano, della task force, con l’interessamento anche dell’ex premier Giuseppe Conte”.

“Anche grazie a tutta la mobilitazione portata avanti nel pomeriggio di ieri – spiega – era arrivata una manifestazione d’interesse di uno studio legale molto affidabile di Milano, che fa da intermediario con partner industriali d’investimenti. Baritech però ha ritenuto insufficiente, in modo scorretto e strumentale. Si tratta di un comportamento disumano”. “Come segreterie di Cgil, Cisl, Uil e Ugl – spiega – avremo un incontro per decidere le prossime azioni di mobilitazione da mettere in campo. Da un lato dobbiamo protestare, ed in secondo luogo costruire valide alternative al licenziamento. In particolare attivare i percorsi di politica attiva, per un rapido processo di riqualificazione con quei soggetti datoriali a partire da quelli rappresentanti da Confindustria a trovare disponibilità tra i loro associati per recuperare una parte importante dei lavoratori”. Alla Baritech, inoltre, il rappresentante della Cisl annuncia che sarà richiesto “immediatamente il pagamento delle spettanze, ed in particolare del Tfr. Se il pagamento non avverrà nel giro di qualche giorno, come prevede la legge, presenteremo istanza di fallimento, per insolvibilità nei confronti dell’azienda”. (Foto facebook)

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