Domani, mercoledì 1° febbraio, in occasione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, il Comune di Bari, su invito dell’ANCI e dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra (ANVCG), aderirà alle celebrazioni illuminando di blu la fontana di piazza Moro ed esponendo sulla facciata di Palazzo di Città lo striscione “Stop alle bombe sui civili”.
“Due gesti simbolici per ricordare le esperienze vissute dalla popolazione civile nel corso delle guerre passate e riflettere sull’impatto dei conflitti odierni sui civili di tutto il mondo, di cui la guerra in Ucraina ci offre un ultimo, drammatico, esempio – dichiara il sindaco Antonio Decaro -. Lo striscione con lo slogan “Stop alle bombe sui civili” richiama una delle più recenti campagne dell’ANVCG diretta a sensibilizzare la collettività sulle drammatiche conseguenze di guerre e conflitti armati sui civili quando queste si svolgono nelle città e nei centri abitati e culminata nell’adesione, da parte dell’Italia, alla Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate, siglata lo scorso 18 novembre a Dublino insieme ad altri 81 Paesi. Una firma frutto di un lungo percorso diplomatico internazionale, resa possibile anche dall’impegno della società civile di tutto il mondo e dal sostegno di molti Comuni italiani. La città di Bari ogni anno ricorda le vittime civili delle guerre che anche l’Italia ha combattuto in passato, ricordando il valore e il contributo che la popolazione ha drammaticamente offerto a questa causa che non è mai giusta”.
“L’Italia da nord a sud si illuminerà di blu per chiedere a gran voce che la protezione delle vittime civili nei contesti di guerra sia sempre di più una priorità nell’agenda politica nazionale e internazionale”, sottolinea il presidente di ANVCG Michele Vigne, esprimendo soddisfazione e gratitudine per il gran numero di adesioni da parte di centinaia di Comuni e delle principali istituzioni dello Stato: Senato, Camera, Palazzo Chigi e i principali Ministeri hanno deciso, infatti, di aderire alle celebrazioni della Giornata, istituita all’unanimità dal Parlamento con legge 25 gennaio 2017 n. 9, illuminando di blu sedi e monumenti simbolo ed esponendo lo striscione con lo slogan “Stop alle bombe sui civili”. Tra i Comuni aderenti, Roma illuminerà il Campidoglio, Napoli il Maschio Angioino, Palermo il Teatro Massimo, Firenze Palazzo Vecchio, Torino la Mole Antonelliana.
“L’obiettivo della Giornata, che quest’anno coincide anche con l’80° anniversario dei più massicci bombardamenti sull’Italia durante la Seconda guerra mondiale, è ricordare le vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo – continua Michele Vigne anch’egli vittima civile di guerra – nonché sostenere, attraverso lo slogan della campagna “Stop alle bombe sui civili”, il rafforzamento della protezione e dell’assistenza di coloro che, anche oggi, sono vittime di guerre e conflitti armati.”
La Giornata quest’anno intende promuovere l’universalizzazione della “Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate”, sottoscritta il 18 novembre a Dublino dall’Italia e da altri 81 Stati per limitare l’uso delle armi esplosive nei contesti urbani. La Dichiarazione parte dal concetto allargato di vittima e delle molteplici sofferenze e difficoltà che i sopravvissuti alla guerra devono affrontare. A tale riguardo, domani, alle ore 11.30, presso la sede di Anci nazionale, in via dei Prefetti 46, si terrà una conferenza stampa durante la quale i Comuni saranno invitati, da ANCI e ANVCG, a sostenere l’ampliamento della platea dei Paesi firmatari fino a coinvolgerli tutti, attraverso una delibera che sarà diffusa in sede di conferenza.