Solo nel 2022 sono state inviate dalla Asl 110 mila lettere a tutte le donne di Bari, nelle fasce a rischio, per invitarle a sottoporsi gratuitamente allo screening della cervice uterina.
In particolare sono due gli esami specifici, sensibili ed efficaci per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero che le donne sono invitate ad eseguire in base alla loro fascia d’età: il pap-test da eseguire ogni 3 anni per le donne di età compresa tra i 25 e i 30 anni, l’hpv-test da eseguire ogni 5 anni per le donne di età compresa tra i 31 e i 64 anni. Le donne vengono invitate con una lettera personalizzata ad un appuntamento prefissato presso le sedi indicate sulla lettera di invito. Ma anche se non si è ricevuto la lettera di invito dalla Asl si può chiedere di entrare nel programma di screening.
Gli screening oncologici sono un complesso investimento per la salute, che ha come risultato una riduzione della mortalità. Sia il Pap test che il test Hpv consistono nel prelievo di alcune cellule superficiali del collo dell’utero, effettuato con una spatolina; attraverso tale prelievo è possibile identificare tempestivamente le eventuali lesioni pre-invasive al fine di prevenire l’insorgenza di lesioni invasive.
Si tratta di “un servizio utile, semplice e secondo la mia esperienza di assoluta eccellenza – racconta Anna che da pochi giorni si è sottoposta al test nel reparto di ginecologia del Policlinico di Bari- . Non ci sono file, in quanto le donne sono visitate solo su appuntamento. Non ci sono attese telefoniche per eventuali chiarimenti e soprattutto i dottori sono assolutamente disponibili”.
Il processo dello screening della cervice è molto semplice: le donne coinvolte nei programmi vengono invitate a partecipare con una lettera inviata a casa. Il centro screening con il numero verde è il punto di riferimento in caso di richiesta di informazioni, necessità di cambiare appuntamento o dubbi. “Il numero è sempre libero e con personale pronto a dare qualsiasi tipo di informazione”, dichiara ancora Anna.
Tutti gli esami vengono eseguiti presso le strutture ospedaliere e territoriali della Asl. L’esito dell’esame viene consegnato a mano al paziente dopo all’incirca un mese . L’esito positivo determina una vera e propria presa in carico del paziente: si attiva il secondo livello che prevede gli approfondimenti diagnostici e gli interventi chirurgici necessari. In questo caso il paziente viene accompagnato nel suo percorso di diagnosi e cura e seguito lungo tutto l’iter.
Per raggiungere l’incremento della adesione al Pap test/Hpv test, la Asl ha messo in atto una serie di azioni tra cui: il richiamo telefonico delle donne non rispondenti da parte dei consultori familiari; l’invito, oltre che con lettera, con comunicazione digitale multicanale come l’ sms e l’abilitazione di tutti gli ambulatori di ginecologia a erogare gratuitamente e senza prescrizione medica, alle donne aventi diritto, il Pap test/Hpv test in occasione di prestazioni specialistiche ginecologiche.