Il XX secolo, pur caratterizzato da tecnologia e scienza, è stato il secolo segnato da guerre e da macchie indelebili sull’umanità e su vittime innocenti. Il 27 gennaio del 1945 è la data in cui ebbe fine il più grande massacro della storia, conosciuto meglio come Olocausto, l’orrore perpetrato ad opera nazifascista durante la 2^guerra mondiale, su cui il mondo aprì gli occhi. E’ il giorno in cui l’Armata Rossa e gli alleati, entrarono nel campo di sterminio nazista di Auschwitz, “simbolo universale della persecuzione e del genocidio” dei tanti lager sparsi in Europa, scoprendo la “vergogna”. Luogo in cui milioni di persone hanno subito persecuzioni, violenze e torture e, tanti fra loro, hanno trovato la morte nei forni crematori, camere a gas o fucilati. Dopo quasi ottant’anni, non c’è rabbia, né desiderio di vendetta ma vive il dovere di ricordare per non lasciare cadere tutto nell’oblio del tempo che passa, nell’indifferenza o nell’individualismo che caratterizza la società odierna.
Il 27 gennaio si celebra il “Giorno della Memoria” in ricordo di milioni di vittime innocenti della Shoah e di atrocità senza precedenti. Pochissima gente si è salvata, scampata miracolosamente alla morte, uomini e donne definiti “custodi della memoria” e delle verità scomode. In occasione della Giornata della Memoria, domani, alle ore 9, su iniziativa della Città di Bari e dell’Anpi, il sindaco Antonio Decaro onorerà la memoria di Filippo D’Agostino, sindacalista, consigliere comunale di Bari, antifascista e medaglia d’oro al valor militare, deportato e ucciso nel lager nazista di Mauthausen, con la deposizione di una corona di fiori presso la targa affissa nella sala consiliare di Palazzo di Città.
A seguire, alle ore 11, su iniziativa dell’Anpi, alla presenza dell’assessora alle Politiche Educative e Giovanili Paola Romano, nel portico della chiesa di San Francesco in via Crispi verrà deposta una corona presso la targa che commemora Giuseppe Zannini, dove aveva sede la Federazione degli universitari cattolici, in cui aveva militato Zannini. Antifascista cattolico, amico di Aldo Moro e di Achille Ardigò e organizzatore della resistenza a Bologna, fu catturato dalle SS e internato come “triangolo rosso” in quanto oppositore politico. Morì nel lager nazista di Mauthausen.
Infine alle ore 11.45, a Spazio Murat, l’assessora alle Culture Ines Pierucci, il presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti e il consigliere incaricato dal sindaco per il coordinamento delle politiche LGBTQI+ Nicola Biancofiore assisteranno allo scoprimento della targa che riporta la nota frase attribuita al drammaturgo Bertolt Brecht “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare”.
La targa, che intende onorare le “vittime omosessuali dello sterminio nazifascista e di tutte le persecuzioni, di ieri e di oggi”, era stata affissa nel 2011 per iniziativa delle associazioni KeBari e Between Bari: da domani, Giornata della Memoria, torna nei locali di Spazio Murat da cui era stata rimossa per consentire l’esecuzione dei lavori di riqualificazione.
Ieri, inoltre, da Bari, è partito il Treno della memoria. “Grande emozione veder partire tantissimi ragazzi, circa 2000 pugliesi che si uniranno ad altri studenti e saranno in 6000 a partecipare al progetto Treno della Memoria, nato in Puglia nel 2005, giunta alla diciottesima edizione, che ha come mete Berlino e Cracovia – ha commentato Grazia Di Bari, consigliera della Regione Puglia con delega alla Cultura – questo “pellegrinaggio laico” sarà un’esperienza fortissima che aiuterà a i ragazzi a non dimenticare un momento storico terribile, visitando i Campi di Auschwitz e Birkenau e guardando con i propri occhi i luoghi in cui si è consumata la tragedia della Shoah. Come Regione Puglia, grazie alla convenzione approvata, potremo sostenere questi eventi, in modo da sensibilizzare sempre più ragazzi al rispetto del prossimo e renderli così cittadini consapevoli. Attraverso la memoria possiamo tenere sempre alta l’attenzione contro l’intolleranza e l’indifferenza” – ha concluso.