Nell’ambito delle ordinarie attività di presidio dei varchi doganali e di controllo dei viaggiatori e delle merci, i funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli – Sezione Operativa di Costa Morena in sinergia con i Finanzieri del Gruppo di Brindisi hanno intercettato un ingente carico di olio d’oliva proveniente dall’Albania. Il prodotto è stato rivenuto durante le operazioni di ispezione degli autobus sbarcati dalle motonavi provenienti dal Paese delle Aquile.
L’olio, stoccato all’interno di 110 taniche non sterilizzate di materiale plastico per un totale di circa 3 tonnellate, veniva trasportato a mezzo di autobus autorizzati al solo trasporto di persone e occultato tra i bagagli dei passeggeri. In seguito agli accertamenti del caso, i funzionari ed i militari hanno appurato che il prodotto era privo di ogni certificazione sanitaria e non era accompagnato da alcuna documentazione commerciale e/o doganale. Così architettata, tale pratica, non solo avrebbe permesso di introdurre in Italia un prodotto sprovvisto delle caratteristiche di idoneità al consumo, ma anche di sottrarre l’importazione di olio al pagamento dei tributi dovuti per legge, risultando al centro di un tentativo di contrabbando in quanto teso ad evitare per la merce il pagamento dei diritti doganali e dell’IVA dovuta, in violazione degli articoli 282, 293 del Testo Unico delle Leggi Doganali (D.P.R. 43/1973) e degli articoli 1 e 70 del D.P.R. 633/1972 in materia di Imposta sul Valore Aggiunto. Pertanto, le Fiamme Gialle e i Funzionari doganali hanno provveduto al sequestro amministrativo della merce rinvenuta.
Le illecite condotte così accertate, segnalate al competente Ufficio delle Dogane di Brindisi, prevedono il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria pari da due a dieci volte l’ammontare dei diritti di confine evasi. Nell’ultimo mese l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza hanno sequestrato ben 9 tonnellate di olio d’oliva proveniente dall’Albania, così provvedendo al recupero di oltre 13.000 euro di tributi evasi. La repressione delle frodi alimentari, attività quotidianamente svolta dall’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza, consente il controllo degli standard qualitativi dei prodotti Evo, Dop e Igp, a difesa non solo del consumatore ma anche della filiera produttiva, così prevenendo rischi per la salute pubblica ed alterazioni degli equilibri di mercato.