Una università accessibile a tutti, che sia accompagnata dalla sostenibilità dei piani di studio. E’ il momento delle riflessioni, ma anche della progettualità. L’occasione è la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, che si è svolta ieri alla presenza delle istituzioni sì, ma soprattutto degli studenti che tra le mura dello storico edificio dell’Ateneo barese costruiscono sogni e coltivano speranze.
“Una università pubblica dovrebbe essere accessibile a tutti – sottolinea Silvana Federighi, senatrice accademica Link Bari – e speriamo con le nuove misure del regolamento tasse si possa sempre di più generare un regolamento progressivo e soprattutto che ci sia un innalzamento anche della fascia per non pagare tasse universitarie”.
“Sul versante sostenibilità – prosegue – mi auguro che i piani di studi siano sempre più confacenti le nuove necessità, quindi che siano più aggiornati e sappiano rispondere maggiormente alle esigenze degli studenti anche per quanti hanno più difficoltà a superare gli esami. Chiediamo per esempio più attenzione verso gli studenti lavoratori e i care givers”. Secondo la senatrice di Link le criticità maggiori riguardano la didattica: “Alcuni piani di studio – spiega – presentano delle offerte formative vecchie e inaccessibili. Quindi i tempi di percorrenza per conseguire i titoli sono molto più elevati rispetto alla media nazionale. Un altro problema – spiega ancora – è quello degli spazi perché chiaramente quest’anno gli studenti sono aumentati. Basti guardare al corso di laurea del Dams che ha avuto un boom di immatricolazioni. Quindi, servono spazi adeguati”.
“Fortunatamente – conferma la Federighi – abbiamo approvato un bilancio a dicembre che è molto attento agli spazi e e all’edilizia. Sono stati investiti più di 10 milioni di euro e quindi saranno previsti interventi molto importanti. Siamo positivi perché pensiamo che questa amministrazione – conclude – sia molto attenta alle esigenze degli studenti”.