Attualmente sono in corso le indagini da parte della Procura, l’accusa è di omicidio colposo verso ignoti. Gli inquirenti, in particolare, vogliono verificare se ci siano state o meno carenze nell’assistenza ospedaliera nei confronti della neo mamma che, secondo quanto emerso, avrebbe denunciato di aver chiesto aiuto più volte, senza però ricevere il supporto richiesto. Da qui il monito di tante altre persone, tra cui personalità istituzionali, ma anche mamme, tra loro proprio la Romano che sottolinea l’importanza di “non sottovalutare le difficoltà e la solitudine che molte donne devono sperimentare nei momenti più delicati della propria vita e in quella dei loro figli”.
“Capita di addormentarsi mentre si allatta, specie se si hanno tante ore di veglia alle spalle – ha sottolineato l’assessore al Comune di Bari – quella mamma, in particolare, aveva ben 17 ore di travaglio alle spalle. Quando ho partorito, poche settimane fa, ho visto un gruppo di professionisti laboriosi e mai fermi nel reparto in cui ero ricoverata. Le pazienti suonavano spesso il campanello per chiedere assistenza; medici, infermieri, Operatori Socio-Sanitari e anche il personale delle pulizie che facevano straordinari o facevano molto di più del loro dovere pur di non lasciare scoperto il reparto. Nonostante il loro impegno, mi è però capitato di aiutare compagne di stanza appena conosciute che erano impossibilitate ad accudire il loro neonato, perché stravolte dai dolori del parto” – ha raccontato.