Sono stati individuati dalle telecamere di videosorveglianza di un distributore di bibite aperto 24 ore su 24 due ragazzi minorenni (all’incirca 14enni) che acquistavano regolarmente bevande alcoliche con documenti presumibilmente non di loro proprietà.
Pensavano di farla franca, ma il proprietario del distributore notando la frequenza con la quale i due si rifornivano di birra, ha deciso di prendere dei provvedimenti e fermarli. Ha quindi affisso un cartello in modo da informarli di una avvenuta denuncia. Ed evitare quindi che continuassero nei loro acquisti.
“Vi abbiamo fatto divertire sperando che la vostra ‘marachella’ si esaurisse in un paio di giorni – si legge sul cartello -. Adesso basta sarete denunciati”, ha fatto sapere loro il proprietario dell’attività.
Quello dei self24 è un luogo particolarmente frequentato dagli adolescenti a Bari. Sono svariati su tiktok e sui social balletti e video pubblicati da ragazzi minori in questi luoghi, probabilmente anche per la facilità con cui ci si può procurare dell’alcol. Alcuni di questi distributori, ormai presenti in ogni zona della città, erogano bevande alcoliche, anche se è sempre necessario indentificarsi con un documento che attesti il compimento della maggiore età.
E’ di solo qualche giorno fa la notizia della minore finita in coma etilico a Putignano (Bari) dopo aver bevuto superalcolici durante una festa con un gruppo di amici di età compresa tra gli 11 e i 16 anni. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 che l’ha portata in ospedale dove è stata sottoposta a una lavanda gastrica e ora è fuori pericolo.
Sono in corso accertamenti per verificare eventuali danni provocati dall’alcol. Sulla vicenda indagano i carabinieri perché gli alcolici sarebbero stati venduti in un supermercato al gruppo di ragazzini, nonostante la vendita di alcol sia vietata ai minorenni.