“Da tanti anni a Bari abbiamo una struttura comunale che si occupa di antimafia sociale, incontra i ragazzi, le giovani generazioni spiegando loro che non c’è futuro per i criminali: o muoiono o finiscono in galera per il resto dei loro giorni”. Lo ha detto il sindaco di Bari, e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, a margine dell’evento “L’antimafia sociale in Puglia” nel capoluogo pugliese.
“Cerchiamo di fare questo coinvolgendo scuole, associazioni e parrocchie – ha aggiunto -. Magistrati e forze dell’ordine fanno un lavoro straordinario ogni giorno per combattere le mafie”. “Bisogna continuare a lavorare soprattutto con i più piccoli – ha proseguito – cercando di coinvolgerli indicando loro qual è la strada giusta da seguire”.
Tra i presenti anche il procuratore Roberto Rossi. “Senza le intercettazioni non si possono raggiungere gli obiettivi. Come ha detto il Procuratore nazionale antimafia, le intercettazioni servono anche per i cosiddetti reati satellite”. “L’arresto di Matteo Messina Denaro da solo non è sufficiente – ha proseguito -. bisogna continuare. Per farlo è importante avere gli strumenti tecnici per poter proseguire questa battaglia”. Parlando della cultura mafiosa e dell’antimafia sociale, Rossi ha precisato che “la cultura mafiosa nasce in ambito culturale. Insegnare ai ragazzi la capacità di affrontare la cultura mafiosa, di non avere paura, è importantissimo perché bisogna togliere l’acqua nella quale la mafia vive”.