Un bambino di undici anni è finito in ospedale a causa dello scoppio di un grosso petardo. È accaduto nella giornata di ieri in pieno centro a Terlizzi. In particolare, il piccolo, dopo essere uscito da scuola, intorno alle 13.40, si è intrattenuto assieme ai suoi compagni di classe nell’area giochi esterna al PalaFiori, è stato in quel momento che, secondo alcune ricostruzioni, il bambino avrebbe preso in mano il petardo che gli è poi scoppiato tra le mani.
Lo scoppio, oltre a provocare un rumore molto forte tanto da allarmare passanti e residenti, avrebbe anche ferito il ragazzino, che secondo quanto raccontato sui social dal sindaco, ha perso molto sangue. L’undicenne è stato soccorso nell’immediato dal vice comandante che ha fermato un’automobilista che si trovava di passaggio per portare il piccolo nel più vicino centro medico. Il piccolo è stato così preso in cura dagli operatori sanitari e trasferito poi al Policlinico di Bari dove attualmente è ricoverato per via delle ustioni.
“Ringrazio di cuore la Polizia Locale e il signor Dario, nostro concittadino, per l’intervento di soccorso compiuto – ha commentato sui social il sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico – un bambino di 11 anni è stato vittima di un’esplosione di un petardo. Prontamente è arrivato sul posto il commissario di Polizia Locale, Gaetano Barione, che, accertatosi della gravità della situazione, ha prestato il primo soccorso insieme a Dario, nostro concittadino passato per caso dal posto dell’incidente. Entrambi hanno condotto il piccolo, con l’auto personale di Dario, verso l’ospedale più vicino, dove l’undicenne è stato quindi preso in cura dagli operatori sanitari. Al bambino rivolgiamo gli auguri di pronta guarigione” – ha sottolineato.
“Una lezione di altruismo e di solidarietà umana grazie alla quale è stato evitato il peggio – ha proseguito – il servizio reso dal commissario e dal nostro concittadino Dario deve diventare, per l’intera nostra comunità, esempio e modello di autentico spirito di servizio e di civiltà. L’occasione è anche motivo di richiamo educativo contro l’utilizzo di petardi e fuochi pirotecnici da parte di minori e persone non esperte” – ha concluso. Sul fatto indaga ora la Polizia Locale che dovrà accettarsi se il petardo fosse legale o meno e, inoltre, da chi il ragazzino possa averlo acquistato.