La mastoplastica additiva è ad oggi l’intervento più richiesto in chirurgia plastica ed estetica. A richiederla sono donne che desiderano un seno più grande o che vorrebbero donare nuovo volume a mammelle di piccole dimensioni oppure svuotate in seguito a una gravidanza o a importanti dimagrimenti. Con la mastoplastica additiva è anche possibile correggere un’asimmetria mammaria migliorando l’armonia del corpo e il proprio senso di autostima.
Secondo i dati SICPRE nel 2021, nel mondo, sono stati eseguiti quasi 13 milioni di interventi di chirurgia estetica e l’intervento chirurgico più eseguito è risultato essere proprio la mastoplastica additiva, seguita dalla belfaroplastica e dall’aumento delle labbra. Le stime indicano che ogni anno in Italia sono circa 35mila le pazienti che si sottopongono a questo intervento e, anche se ogni operazione è legata a fattori del tutto personali, esistono delle linee guida che è necessario seguire prima di muovere i propri passi verso un tipo di cambiamento così importante per corpo e mente.
Il primo step, quando si intraprende un percorso verso la chirurgia del seno, è quello di sottoporsi a una visita specialistica: il chirurgo plastico saprà definire gli obiettivi e stabilire la tipologia di protesi da applicare cercando di incontrare i desiderata della paziente. Partiamo con il dire che ogni caso è differente, ma l’obiettivo finale è quello di ottenere un
risultato il più possibile naturale nella forma e nella grandezza, con focus su simmetria e funzionalità. Dopo aver definito gli obiettivi, in accordo con la paziente passiamo a definire la tipologia di protesi e, grazie ai progressi tecnologici, possiamo avvalerci di strumenti innovativi, come la ricostruzione computerizzata in 3D del corpo che ci consente, in fase di consulenza e pianificazione, di studiare il caso e mostrare ai pazienti una simulazione dei risultati dei trattamenti e degli interventi, sulla loro stessa immagine.
La scelta della protesi è diventata molto complessa per le varie tipologie che ci sono sul mercato. L’ultima novità dopo le protesi tradizionali al silicone e quelle in poliuretano sono le protesi al borosilicato che, a parità di volume con la protesi tradizionale, hanno un peso inferiore del 30%. Questa loro caratteristica, teoricamente, ti permette di inserire protesi con volumi più grandi ma con meno complicanze. L’operazione di mastoplastica additiva viene eseguita generalmente in day hospital e ha una durata di 60 minuti circa in anestesia generale o locale con sedazione.
Le domande più frequenti che mi vengono poste dalle pazienti riguardano il post intervento e l’impatto che l’intervento avrà sulla vita quotidiana: fa male, è possibile tornare a fare sport, si può allattare, quali movimenti vanno evitati? Precisiamo che la ripresa è graduale: in seguito all’intervento di mastoplastica si sottopone il paziente a tre medicazioni (dopo 3, 7 e 15 giorni) e a controlli periodici (prima mensili, poi trimestrali e infine annuali). Dopo 2-3 mesi dall’intervento sarà possibile tornare a svolgere tutte le normali attività e apprezzare appieno il risultato dell’intervento. La Chirurgia Plastica è una chirurgia sartoriale, studiata e programmata su ogni persona: Un intervento non è mai uguale all’altro. Una visita specialistica per valutare la situazione individuale, fissare insieme gli obiettivi e deciderete quale intervento fa più al caso vostro, è il primo passo da compiere. Dubbi, pregiudizi e falsi miti sull’argomento mastoplastica possono essere fugati solo rivolgendosi ad una figura altamente qualificata. Il corpo è la casa in cui abiterete per sempre e sentirsi degli estranei in casa propria non è contemplato.