Parklet e tavolini, c’è la proroga sino al 30 giugno per le procedure semplificate. È quanto previsto sulla base dell’istruttoria predisposta dalla ripartizione Urbanistica ed Edilizia privata, approvata in mattinata dalla giunta comunale. Si tratta, in particolare dell’aggiornamento degli indirizzi per l’occupazione di suolo pubblico (di cui alle delibera di giunta 242/2020, 265/2020, 521/2020), prorogando al prossimo 30 giugno le disposizioni contenute nella delibera di giunta 786 del 28 ottobre 2022.
Il provvedimento odierno risponde a quanto previsto dalla Legge 29.12.2022, n.197 (art. 1, comma 815), confermando fino al 30 giugno la validità degli attuali indirizzi per l’occupazione di suolo pubblico individuati, come noto, al termine del lockdown, per sostenere il commercio urbano con l’introduzione di procedure semplificate e la possibilità per gli esercenti attività di ristorazione di posizionare elementi di arredo urbano. Il provvedimento, in particolare la norma transitoria, riguarda sia i tavolini, sia i parklet. Questi ultimi però sono posizionati da aprile in poi, proprio in quel periodo il Comune si occuperà di comprendere se fare un provvedimento ad hoc in tal senso in quanto non rientrano in maniera specifica nell’ambito delle occupazioni semplificate ma in quella dei trasporti e della polizia locale, in quanto occupano spazio su strada.
“Da oltre due anni siamo impegnati a sostenere la ripresa del commercio cittadino nel rispetto del quadro normativo nazionale, con l’obiettivo di rivitalizzare al contempo ampie zone dello spazio pubblico – ha dichiarati il sindaco Antonio Decaro -. Questa esperienza, scandita da una serie di provvedimenti di giunta relativi alla disciplina derogatoria sulle occupazioni di suolo pubblico, si è rivelata positiva tanto per gli esercenti quanto per i cittadini, senza determinare inconvenienti alla circolazione, al traffico e alla sicurezza in città. Per questo auspichiamo che il provvedimento approvato possa essere confermato anche in futuro e reso stabile, così da garantire gli stessi diritti a tutte le attività”.
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