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Covid, Kraken presto dominante in Ue. Oms: “Usate le mascherine al chiuso”

Pubblicato da: redazione | Sab, 14 Gennaio 2023 - 10:03

Kraken allunga i suoi tentacoli in Europa. Apparsa negli Stati Uniti, dove si è già ampiamente diffusa, la sottovariante di Omicron XBB.1.5 che prende il nome da un leggendario mostro marino ha attraversato l’Atlantico e potrebbe diventare dominante nel Vecchio Continente “nei prossimi uno o due mesi”. E’ la previsione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che definisce “moderata” la possibilità che questo accada, pur rassicurando sul fatto che la gravità dell’infezione non sembra diversa dalle varianti Omicron già diffuse in precedenza, soprattutto per quanto riguarda persone in salute e vaccinate.

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Ma di fronte alla nuova diffusione del virus, a tre anni dalla sua comparsa sulla scena mondiale, l’Oms torna a consigliare l’uso della mascherina, in particolare negli spazi chiusi. Kraken rappresenta al momento l’82% dei casi di Covid negli Usa, e solo il 2,5% in Europa, ma si tratta della sottovariante più trasmissibile vista finora, ha riferito l’Organizzazione mondiale della Sanità. Ha sicuramente “un vantaggio di crescita”, aveva detto Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica dell’Oms sul Covid, aggiungendo tuttavia che “nessun dato mostra che sia più nocivo in termini di malattia grave e decessi”. La sottovariante XBB.1.5 ha “un’impressionante capacità di diffondersi”: lo scrive sul Washington Post Eric Topol, fondatore dell’istituto californiano Scripps e fra i ricercatori che stanno seguendo fin dall’inizio l’evoluzione della pandemia di Covid-19.

La situazione più grave resta intanto quella in Cina dove, secondo uno studio dell’Università di Pechino, l’11 gennaio i contagiati erano 900 milioni, pari a più di metà della popolazione del gigante asiatico. Un dato che potrebbe ancora schizzare in vista del Capodanno lunare del 23 gennaio dove si prevede che centinaia di milioni di persone viaggeranno per raggiungere le proprie famiglie per la festività. Pechino assicura che “non ci sono nuove varianti del virus” o “mutazioni significative” dei ceppi già noti, e i tamponi effettuati negli aeroporti italiani sui passeggeri provenienti dalla Cina sembrano confermarlo. Superato il picco delle feste di Natale, in Italia i dati dell’ultima settimana sul Covid sembrano invece incoraggianti: i casi sono diminuiti del 38,2% e i decessi del 25,7%, secondo il bollettino del ministero della Salute. Scende anche l’incidenza con 143 contagiati ogni 100.000 abitanti, rispetto ai 231 della settimana precedente. Così come cala il tasso di occupazione delle terapie intensive (da 3,2 a 3,1%) e nei reparti. Nessuna Regione né provincia autonoma inoltre è classificata a rischio, sette sono invece classificate a rischio moderato: si tratta, secondo quanto appreso dall’ANSA, di Basilicata, Emilia Romagna, Provincia di Trento, Puglia, Sardegna e Sicilia, Umbria. Quattordici quelle infine classificate a rischio basso.
Ma al di là delle condizioni dei singoli Paesi – e con Kraken pronto a diffondersi anche in Europa -, l’Oms ribadisce l’appello a prendere quelle precauzioni che negli ultimi anni hanno accompagnato la vita quotidiana di tutti e che, in realtà, il mondo sperava di poter dimenticare: a cominciare dall’uso della mascherine – che “continuano ad essere uno strumento chiave contro il Covid” – se si sospetta di essere contagiati e comunque per “chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. E questo “indipendentemente dalla situazione epidemiologica locale, data l’attuale diffusione del virus a livello globale”. Le nuove linee guida dell’Oms consigliano però anche che un paziente Covid “possa essere dimesso dall’isolamento in anticipo se risulta negativo a un test antigenico rapido”. Senza test invece, per i pazienti con sintomi, bastano 10 giorni di isolamento dalla data della loro insorgenza. Per gli asintomatici, l’Oms suggerisce di dimezzare a 5 giorni l’isolamento in assenza di test.
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