La caserma dei carabinieri promessa nel quartiere Libertà al momento è solo un cantiere. E’ quanto denunciato da Luigi e Michele Cipriani, dirigenti del Movimento Riprendiamoci il Futuro. “Il tanto decantato Cnr – precisa Cipriani – non darà alcun concreto beneficio al nostro quartiere, in quanto il personale marcherà il cartellino per entrare e la stessa cosa farà all’uscita. Quindi quali benefici socio economico darà mai tale struttura alle aspettative del quartiere?”.
“I tanto decantati incubatori di giovani di Porta Futuro 1 e 2 – prosegue – in tanti anni hanno prodotto solo il nulla per il quartiere e per i tanti disoccupati che hanno fanno ricorso agli sportelli nella speranza di trovare un lavoro in quanto le competenze di Porta Futuro si sovrappongono semplicemente alle competenze già espletate dalle agenzie di lavoro e dagli uffici di collocamento, ovvero “mettere in rete i curriculum dei tanti disperati che si rivolgono presso i loro sportelli”.
“Al contrario – prosegue ancora Cipriani – come da documentazione in nostro possesso, negli anni, avevano chiesto, invano, all’allora Sindaco Emiliano e all’attuale Sindaco Decaro, di destinare gli uffici nella parte centrale (ingresso) della ex Manifattura a sede di TUTTI gli Assessorati al fine di evitare le note gite turistiche da parte dei cittadini che devono sbrigare le pratiche in più assessorati in quanto decentrati tra loro. Tale destinazione avrebbe dato benefici alle attività commerciali della zona in quanto migliaia di cittadini si sarebbero recati quotidianamente presso I citati Assessorati. Senza trascurare che, inoltre, vi sarebbe stato un risparmio economico per le casse comunali di oltre 700 mila euro annui che il Comune continua a pagare per appartamenti in locazione in quanto di proprietà di privati dove sono allocati gli attuali assessorati.
Avevamo chiesto sia all’allora Governatore Vendola e all’ex Sindaco Michele Emiliano di realizzare, attraverso finanziamenti Europei, all’interno della ex Manifattura, la cittadella dell’arte e mestiere, per dare la possibilità concreta di un futuro lavorativo per i tanti giovani che potevano diventare potenziali artigiani autonomi in quanto avrebbero acquisito una professionalità come ad esempio quella di idraulico, parrucchiere (uomo – donna), carrozziere, saldatore a filo continuo, pizzaiolo, barista ecc ecc. Tutto ciò avrebbe permesso a tanti giovani di non stare per strada senza un mestiere, senza un lavoro tantomeno avere alcun futuro lavorativo. ‘Caro’ Sindaco le tue serenate che ci hai da sempre raccontato non hanno prodotto alcun beneficio alle attività commerciali del nostro quartiere tantomeno alcun futuro lavorativo per i tanti giovani che vivendo per strada sono preda della malavita e del malaffare. ‘Grazie’ sindaco – conclude – per aver semplicemente illuso commercianti e residenti del quartiere Libertà (e non solo)”.