Sono numerose le famiglie in cerca di babysitter in questo gennaio 2023. Un’ottima opportunità per i tanti giovani studenti o neo laureati che hanno voglia di guadagnare qualche soldino facendo babysitting.
Un lavoro come babysitter è per molte persone un lavoro continuativo e stabile; allo stesso tempo, però, offre a migliaia di giovani (per lo più donne, almeno in Italia) la possibilità di ottenere una piccola autonomia economica e di fare un’esperienza formativa, magari legata al percorso di studi in corso.
Non bisogna quindi per forza vantare una lunga esperienza professionale. I genitori, sempre più attenti alla selezione della propria babysitter, apprezzano elementi come l’entusiasmo, la creatività, un percorso universitario che si leghi a temi come l’educazione o la pedagogia, l’aver frequentato un corso di primo soccorso. Anche il fatto di parlare una lingua straniera è tra le richieste diffuse, così come l’essere automuniti. Fondamentale è poi dimostrare flessibilità, empatia con genitori e bambini, capacità problem solving.
Come trovare un lavoro come babysitter dunque? Ormai sul web vi sono tantissime piattaforme che mettono in contatto genitori e babysitter. Sono siti per trovare lavoro come babysitter e, lato genitori, per trovare una babysitter. L’aspirante tata deve avere la pazienza di compilare in modo accurato tutti i campi proposti da queste piattaforme: pensiamo alla foto del profilo, che deve essere professionale e colpire l’attenzione dell’utente che ne scorrerà centinaia; pensiamo alla lettera di presentazione che è un importante biglietto da visita. Ricordare di dare le proprie disponibilità di orario (di solito richieste tramite un form apposito) dato che, insieme ad altri valori, aiuteranno il sistema a stabilire i giusti match tra genitore e babysitter.
Su questi siti si trovano anche offerte di lavoro per babysitter senza esperienza: in questi casi è la personalità, la serietà e l’amore per i bambini che devono essere valorizzati.
Una volta compilato il proprio profilo, si attende: non è detto che si ricevano proposte fin dal primo giorno, nonostante gennaio sia un periodo di alto traffico. Nel momento in cui si viene contattato allora è consigliabile rispondere in maniera tempestiva, dandosi subito disponibili per un colloquio di persona. Si è arrivati al momento cruciale: l’incontro con la famiglia.
Come affrontare un colloquio di lavoro è una domanda più che plausibile, soprattutto se si è alle prime esperienze. Nel caso di un lavoro come babysitter, il suggerimento degli esperti è di presentarsi in maniera il più possibile spontanea, mettendo in evidenza il perché si è scelto questo lavoro e alcune caratteristiche proprie che possano valorizzare la candidatura (il percorso di studi o la conoscenza delle lingue straniere, come si diceva).
Per confermare la passione per i bambini si possono fare esempi di giochi a seconda dell’età dei bimbi da accudire. I temi del contratto e del compenso economico sono certamente da affrontare ma è bene attendere che sia il genitore a menzionarli, o piuttosto attendere un secondo colloquio per fare il punto della situazione. Il periodo di prova che seguirà servirà alla famiglia per valutare la babysitter ma, allo stesso modo, alla babysitter per rendersi conto se quello è un ambiente consono alle proprie aspettative.