Il presente raccontato attraverso le parole di quattro scrittori, per provare a parlare al pubblico in modo diverso, per donare uno sguardo diverso attraverso le loro storie. Il palcoscenico del Teatro Kismet di Bari accoglie a gennaio la rassegna L’ombra e la grazia – Il potere liberatorio delle storie, curata dal presidente onorario di Teatri di Bari, Nicola Lagioia, che vedrà ospiti Ritanna Armeni, Mario Desiati, Fabio Stassi e Antonella Lattanzi.
“Il “racconto pubblico” (quello offerto dalla politica e dai media) sembrerebbe dare poco spazio alla speranza – spiega Lagioia – Poi, però, c’è un altro tipo di narrazione. È il racconto delle scrittrici e degli scrittori, quello che si affida alla possibilità di una nuova lingua, alla forza trasfiguratrice delle storie. Se così il ‘racconto pubblico’ parla delle catene che ci opprimono, il ‘racconto letterario’ quelle catene può provare a spezzarle, e può sgombrare l’orizzonte facendoci intravedere un panorama diverso, un altro possibile mondo”.
Prima ospite della rassegna è la saggista Ritanna Armeni con ‘Il secondo piano’, in programma giovedì 12 gennaio alle ore 21: una storia di coraggio e carità, tutta al femminile, capace di sovvertire la nazione mortifera nell’Italia del 1944. Giovedì 2 febbraio alle ore 21 è ospite Mario Desiati, vincitore del Premio Strega con il romanzo ‘Spatriati’. Proprio a partire da quelle pagine, racconterà le storie di chi si disancora dalla propria terra, o dalla propria origine, acquistando in questo modo la capacità di guardare a quell’origine (e ai nuovi approdi), a quel passato (e al presente di tutte e tutti) con occhi nuovi. Il 2 marzo alle ore 21 si parla del formidabile potere liberatorio ed emancipatorio della letteratura – trasmesso sin dalla sua primordiale forma orale – insieme a Fabio Stassi nell’incontro intitolato ‘Albero della speranza mantieniti saldo’.
A chiudere la rassegna è martedì 4 aprile è la scrittrice barese Antonella Lattanzi: con ‘Tre’, affronterà a viso aperto una vicenda in cui desiderio e paura della maternità, fecondazione assistita, gravidanza, aborto, sessualità, catastrofe e rinascita, trovano proprio nel racconto (e forse solo attraverso il racconto) la propria ricomposizione e un possibile riscatto.