Attendono il rinnovo del contratto nazionale di lavoro gli oltre quattromila addetti al servizio di vigilanza privata e dei servizi fiduciari nella provincia di Bari. Oggi a Bari un presidio dei delegati, delle lavoratrici e lavoratori del settore per dire basta a bassi salari, dumping contrattuale, turni massacranti, appalti al massimo ribasso e livelli di sicurezza insufficienti.
Una rappresentanza tra sindacalisti e lavoratori è stata ricevuta dalla Prefettura di Bari nel corso della mattinata.
“Siamo arrabbiati, non vogliamo proseguire con scioperi e proteste ma se a breve non otterremo risposte dalle controparti – dichiara Antonio Miccoli segretario generale Filcams CGIL Bari – non abbiamo altra scelta. Vogliamo proposte dignitose per poter sottoscrivere un contratto rispettoso delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Un contratto indispensabile per la sicurezza pubblica e privata, gli addetti del settore sono stati sempre in prima linea anche durante la pandemia, responsabilmente hanno continuato a lavorare senza sosta, anche senza il giusto salario vista l’assenza di rinnovo per oltre sette anni.
Il paradosso che in una fase di forte crescita dei fatturati da parte delle aziende del settore – prosegue Miccoli – anche a seguito dell’aumento delle attività per i servizi legati all’emergenza sanitaria, si rifiutano di rinnovare un contratto nazionale. Le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori, quotidianamente esposti ai rischi dell’attività lavorativa che svolgono, restano inadeguate e, per quanto riguarda il settore dei servizi fiduciari, addirittura incostituzionali in riferimento all’art.36 della Costituzione, così come sancito da numerosi Tribunali nei vari territori. Abbiamo comunicato ai rappresentanti della prefettura di Bari le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti le lavoratrici e i lavoratori della vigilanza privata: non siamo più disposti ad accettare salari indecenti, in molti casi sotto la soglia di povertà assoluta in riferimento ai dati istat, e rivendichiamo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che questi addetti che attendono da sette anni. Le istituzioni, a partire dal Governo, Ministero del Lavoro e del Ministero degli Interni hanno il dovere di farsi carico delle ingiustizie che subiscono i lavoratori del settore”.
E quanto denunciato stamattina dai sindacati baresi Filcams Cgil, Fisascat CISL, Uiltucs che annunciano ulteriori mobilitazioni per il rinnovo del contratto collettivo nazionale in favore dei dipendenti del settore della vigilanza privata.