Si sblocca il bike sharing a Bari. C’è infatti l’ok alla rimozione delle vecchie stazioni per procedere all’installazione delle nuove 50. È quanto previsto da una determina dirigenziale che prevede in particolare la rimozione delle quattro vecchie stazioni precedentemente installate, con vecchia tecnologia, in piazza Umberto, Aldo Moro, Massari ed Enrico De Nicola.
Il servizio prenderà il via a partire dalla prossima primavera. Nelle prossime settimane saranno dunque allestite le nuove stazioni, alle quale sarà anche apposta relativa segnaletica. Saranno situate, più nel dettaglio, in via Pietro Sette, piazza dei Papi, palazzo di Giustizia, piazza Aldo Moro, piazza Umberto, piazza Massari, corso Mazzini, via Timavo, via Lucarelli, corso Vittorio Emanuele II – Gironda, Politecnico di Bari, via Orabona, cimitero, Prefettura, Park & Ride Vittorio Veneto, Regione Puglia, via Pappacena, Torre Quetta, via Camillo Rosalba, chiesa Russa, piazza Diaz, Corso Cavour, via Dante, parco 2 Giugno, viale Einaudi, Park & Ride 2 Giugno, piazza Cesare Battisti, Garibaldi – corso Vittorio Emanuele II, via Argiro, teatro Petruzzelli, Pane & Pomodoro, C.U.S. Bari, Politecnico – ingresso Via Amendola, corso Cavour – CCIAA, Capruzzi – Viale Unità d’Italia, Porto di Bari, varco Pizzoli, via Sparano, via Piccinni, fiera ingresso monumentale, piazza Federico II di Svevia, piazza Risorgimento, via Manzoni, Fiera del Levante – ingresso orientale, Capruzzi – viale Salandra, INPS – Via Putignani, corso Italia – Metro Quintino Sella, Policlinico di Bari, Capruzzi – largo Sorrentino, Park&Ride Pane e pomodoro, Bari Marconi, via Enrico Toti, Caserma Picca, piazzetta Sant’Antonio, ospedale Papa Giovanni XXIII – Campus X, piazza del Ferrarese e mercato di via Ravanas.
Il progetto si è sbloccato lo scorso agosto con l’ok della sovrintendenza che ha permesso l’avvio delle attività per l’azienda appaltatrice, la Sitael Spa. Per il servizio, rispetto al passato, sono previste diverse novità e migliorie, già approvate dall’amministrazione. Oltre al numero di stazioni, notevolmente aumentato rispetto al passato, è previsto infatti l’inserimento a bordo della bicicletta di un dispositivo denominato “Smart Lock”- lucchetto elettromeccanico – dotato di connettività Internet e sensori GPS ad alta precisione che consentirebbe lo sbocco della bicicletta e quindi l’utilizzo da parte dell’utente, ma non solo. È prevista infatti anche la dotazione a bordo delle biciclette (sia elettriche, sia muscolari), di un sistema di diagnostica avanzato in grado di comunicare tra l’altro, via internet, agli operatori la percentuale di carica delle batterie presenti nel veicolo e la necessità di un cambio batteria, delle biciclette elettriche, per mantenere l’efficienza e disponibilità del veicolo. Ma non solo.
Tra le migliorie proposte c’è poi la dotazione di un’applicazione mobile per il cittadino in grado di semplificare le operazioni di accesso al servizio, l’implementazione delle stazioni virtuali che consistono in spazi ben identificati e circoscritti, nel quale l’utente può prelevare e riconsegnare le biciclette elettriche e muscolari, riducendo drasticamente l’impatto del servizio di Bike Sharing sull’occupazione di suolo pubblico.