Un milione di euro in più per il bando “Un negozio non è solo un negozio”. La giunta comunale, attraverso la rimodulazione del Programma operativo complementare, ha infatti destinato nuovi fondi, circa un milione di euro, alle progettualità dei commercianti baresi candidate al bando e ammesse a finanziamento. Le somme messe a disposizione rivengono da economie del programma realizzate nel 2022.
Il nuovo stanziamento si somma ai 3 milioni già impegnati nel 2022 e permetterà di tenere aperto il bando a sportello anche nel 2023. Al momento i progetti finanziati dal bando, a partire da luglio scorso, sono 75 su 142 pervenuti e valutati. Il prossimo nucleo di valutazione si riunirà nel mese di gennaio per esaminare le proposte presentate tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Dei progetti finanziati, 37 insistono sul territorio del Municipio I, 26 su quello del Municipio II, 6 nel Municipio III, 3 nel Municipio IV e 3 nel Municipio V.
Le proposte ammesse a finanziamento si suddividono nelle seguenti categorie merceologiche: commercio al dettaglio alimentare 1, somministrazione alimenti e bevande 26, cultura e tempo libero 10, tecnologia 2, mobilità 2, servizi per la persona e benessere 11, turismo 2, commercio al dettaglio non alimentare (abbigliamento, arredamento, ecc.) 21. “Con uno stanziamento complessivo di 4 milioni di euro, al quale sommare i cofinanziamenti delle attività commerciali coinvolte, possiamo considerare il bando “Un negozio non è solo un negozio” uno degli strumenti più importanti a sostegno del commercio di prossimità cittadino – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Carla Palone -. In soli sei mesi abbiamo finanziato più di dieci attività al mese, promuovendo un nuovo protagonismo imprenditoriale e la possibilità di collaborazioni delle attività commerciali con altri attori urbani quali associazioni, comitati civici, parrocchie ed enti del terzo settore. Considerata la risposta positiva che le attività economiche stanno mostrando e i progetti già avviati abbiamo voluto insistere con un incremento di fondi per finanziare tutte le proposte meritevoli che possono rappresentare un valore per la città” – ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle dell’assessore alle Politiche attive del lavoro Eugenio Di Sciascio.
“Questa misura ci ha offerto un nuovo spaccato sul commercio cittadino e ci ha permesso di testare un modello di collaborazione pubblico-privato che in pochi mesi ha dato dei risultati concreti importanti – ha commentato – per le attività è stato fondamentale avere un riferimento unico all’interno dell’amministrazione in Porta Futuro e nel suo staff, che in questi mesi non ha assunto solo il ruolo di soggetto erogatore ma ha accompagnato le attività in tutte le fasi del progetto fino all’apertura” – ha concluso.
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