Proseguono le attività del “Laboratorio teatrale urbano” realizzato dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con la Casa Circondariale di Bari per la stagione teatrale del Comune di Bari. Un’iniziativa che punta a lavorare nelle carceri mettendo al centro l’arte e la cultura per favorire il riscatto personale e avviare percorsi per il reinserimento del detenuto nel mondo esterno. Dopo il primo spettacolo andato in scena il 14 dicembre, l’attore barese Nicola Pignataro, tornerà nella Casa Circondariale di Bari il 28 dicembre alle 14.30 con “Scorze e middiche”.
Nonostante la scarsezza di risorse e gli spazi esigui, la Casa Circondariale di Bari ha fortemente sostenuto l’attuazione del progetto che porta il teatro in carcere, attraverso la visione di spettacoli, un percorso laboratoriale e la partecipazione di alcuni detenuti alla Stagione del Teatro Piccinni con la visione dello spettacolo di Stefano Accorsi Azul, in programma il 12 gennaio. A partire dal 25 gennaio e poi dal primo marzo, per cinque incontri, si terrà anche il Laboratorio Teatrale “Il teatro che ripara. Il teatro che è riparo”, un progetto di formazione e accompagnamento alla pratica e alla visione del teatro a cura di Damiano Nirchio / Associazione Culturale Senza Piume, in collaborazione con Coop. Crisi.
Chi scrive per il teatro racconta sempre di una “crisi”, un improvviso e inatteso cambiamento nella vita di un eroe o eroina, una famiglia, una città o un popolo. È qualcosa che si rompe nel filo del destino e prova a trovare una “riparazione”. O semplicemente un “riparo”. Il progetto propone due percorsi autonomi di avvicinamento ai temi del Teatro ed è rivolto ad un numero di dieci partecipanti per la Media Sicurezza: cinque incontri per gruppo, della durata di due ore, per avvicinarsi e praticare la scrittura per il teatro a partire dai suoi temi portanti e dalla propria storia personale. Si realizzeranno dei brevi testi che i partecipanti condivideranno in una Lettura, di cui saranno anche animatori, rivolta agli altri ospiti della Casa Circondariale, al personale interno e ad ospiti selezionati su invito, previa autorizzazione delle autorità competenti. In questi momenti di condivisione i corsisti potranno aprire un confronto col pubblico che assisterà alle letture dei testi realizzati.