Guardando in prospettiva, il quartierino diventerà un bel quartiere. Sono in programma importanti interventi sulla viabilità, spariranno le rotaie e nasceranno piste ciclabili. Non solo: anche le imprese edilizie stanno investendo in una zona della città che, sino a qualche anno fa, era nel limbo: ai confini con l’ambita Poggiofranco e collegata al centro dal sottopasso Giuseppe Filippo. Ed è proprio lì che inevitabilmente cade l’occhio. Nel 2020 furono terminati i lavori di adeguamento del sottovia. Per un importo di 250mila euro furono sostituiti tutti i vetri presenti (alcuni dei quali danneggiati, altri rimossi e altri ancora completamente oscurati da scritte e affissioni selvagge).
A garanzia della sicurezza dei cittadini – si disse allora – il camminamento pedonale è stato dotato di un sistema di videosorveglianza – con 6 telecamere allocate in posizione irraggiungibile per scongiurare atti vandalici (resi particolarmente difficili anche grazie all’installazione di armadi blindati) -, e dispone ora di 4 pulsanti di sicurezza da azionare in caso di pericolo per allertare la Polizia Locale. Eppure, nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale, quel sottovia fa paura. Soprattutto nelle ore notturne. Il degrado è evidente: cartacce sparse e puzzo di urina la fanno da padrone. Difficile trovare pattuglie in servizio in entrata o in uscita. Quando poi da via Brigata Regina si arriva nel quartierino, l’immagine che ci si trova davanti è davvero sconfortante. Il perimetrale del sottovia è una discarica a cielo a aperto. Tantissime le segnalazioni che si susseguono da parte dei residenti. Mentre il Quartierino resta il quartiere nel limbo: a metà tra una zona residenziale e una terra di mezzo, con tanto di discarica e dove per arrivarci a piedi devi armarti di tanto coraggio.