La Puglia si mobilita contro il caro energia. L’allarme è stato lanciato in particolare dai ristoratori, nello specifico da Gianni Del Mastro, storico ristoratore barese e referente del gruppo Passione Horeca. È un grido d’allarme che ha radici ormai lontane, è infatti dai tempi più duri dell’emergenza sanitaria, che i ristoratori stanno denunciando questioni che oggi, sembrerebbero essere diventate realtà, piegando ancora una volta il settore, alle prese con diverse difficoltà, tra queste non solo il caro bollette, ma anche un periodo post pandemico che ancora non ha visto, in alcuni casi, un rientro totale alla normalità.
“Nel procedimento istruttorio dell’antitrust – spiegano – sta emergendo quanto da noi denunciato pubblicamente sin da aprile scorso. Modifiche unilaterali illegittime del prezzo di forniture di energia elettrica e gas naturale da parte di sette compagnie energetiche, Eni, azienda partecipata dallo Stato è bene ricordarlo, ed Enel innanzitutto, che rappresentano l’80% del mercato. L’aumento viola palesemente il decreto Aiuti bis del governo Draghi che aveva bloccato ogni eventuale aumento dei prezzi in bolletta fino ad aprile 2023. Un aumento illegittimo che ha riguardato circa 7,5 milioni di consumatori con 2,7 milioni che hanno ingiustamente pagato” – sottolineano.
“La ricaduta sociale delle gigantesche speculazioni e delle sistematiche menzogne sulle sue cause – proseguono – l’ha pagata la parte più debole ed indifesa della società. La drammatica crisi sociale che ha investito famiglie ed imprese ha minato la sopravvivenza di molte categorie lavorative oltre che mettere una seria ipoteca sulle legittime aspirazioni delle nuove generazioni, innescando una sorta di massacro sociale che ha portato alla chiusura di circa 300 mila imprese dall’ inizio dell’anno mentre altre 120 mila rischiano di chiudere nei primi mesi del 2023 secondo dati Confcommercio. Contro tutto questo un moto di protesta ha attraversato trasversalmente il paese, Puglia compresa. Quei soldi illegittimamente incassati che hanno fatto lievitare esponenzialmente gli extra profitti delle compagnie energetiche devono ora essere restituiti” – evidenziano ancora.
“Le aziende costrette a chiudere i battenti delle proprie attività devono essere risarcite. sottolineano infine – senza dimenticare i tanti che addirittura si sono tolti la vita a causa della disperazione conseguente all impossibilità a sostenere i costi delle bollette. Laddove questo non dovesse avvenire il mondo della piccola imprenditoria pugliese nonché singoli cittadini avvieranno le procedure per la costituzione di una class action che ristabilisca verità e giustizia” – concludono.
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