Aumenti in vista per mense, rette per gli asili nido e scuolabus. Li ha deliberati la giunta comunale sulla base delle istruttorie delle singole ripartizioni che si occupano dei “servizi a domanda individuale”: asili nido, refezione scolastica, trasporto scolastico, mercato ortofrutticolo all’ingrosso, servizi cimiteriali, impianti sportivi, mercati coperti cittadini, sala matrimoni.
Gli aumenti sono stati previsti soprattutto dalla ripartizione Politiche educative che ha apportato una ridefinizione delle tariffe evidenziando quanto “per tali servizi è previsto un incremento della spesa corrente per l’esercizio 2023”.
Per la mensa l’incremento massimo è di un euro (da 5 euro a 6 euro per chi ha un isee superiore ai 30mila euro). “Gli aumenti – si legge nella delibera – sono stati previsti per applicare i nuovi criteri ambientali minimi alla nuova procedura di gara”. Confermati esoneri per isee inferiore ai 6mila euro e le altre agevolazioni, il ticket a pasto per chi ha un reddito tra i 6mila e i 12mila e 500 aumenta di 30 centesimi, quello tra i 12mila e 500 e i 19mila di 50 centesimi, quello da 19mila a 25mila di 60 centesimi, quello da 25mila a 30mila di 80 centesimi e infine l’euro in più per il costo massimo.
La retta del nido sarà calcolata invece che sull’1 per cento dell’Isee sull’1,05 per cento con il massimo applicabile di 420 euro contro i 400 attuali. Per il trasporto scolastico: si passa dal minimo di 3 euro a 5 euro per la prima fascia quella fino a 6mila euro; la fascia dai 6mila ai 15mila pagherà 8 euro (in precedenza questa fascia era divisa in due, fino a 10mila euro si pagava 5 euro e fino a 15mila euro 7 euro); dai 15mila ai 20mila euro si pagherà 15 euro contro i 10 euro precedenti, dai 20 ai 25mila si pagherà 20 euro e non 15 euro, dai 25 ai 30mila di Isee si pagherà 35 euro e non 20 euro; dai 30mila ai 35mila 45 euro contro i 35 euro precedenti ed infine resta invariata a 50 euro la fascia massima, oltre i 35mila euro di reddito isee.
È possibile comunque che queste tariffe possano essere riviste, in caso di finanziamenti o premialità che arriveranno dal Ministero. Come è capitato l’anno scorso per le mense.