“Se il reddito di cittadinanza dovesse essere abolito i cittadini resterebbero senza cibo per i propri figli”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a margine del tour in difesa dei più fragili che a Bari ha fatto tappa al mercato dell’ex Manifattura tabacchi. “Ci sono famiglie che già oggi non riescono ad arrivare a metà mese – ha aggiunto -. E questo non riguarda solo i diretcti percettori del reddito, è tutto il sistema di giustizia sociale che deve essere rinforzato”.
Intanto l’Inps fa sapere che nei primi dieci mesi del 2022 sono state respinte 240mila domande per il reddito di cittadinanza, altre 50mila sono state invece sospese o sottoposte a ulteriori controlli. È quanto emerso dai dati diramati dall’Inps in seguito a un’analisi riguardante “Gli scenari di rischio elaborati ed i relativi allarmi”.
In totale, su circa 1.290.000 domande di Reddito di cittadinanza pervenute, oltre 290mila sono risultate a rischio. Più nello specifico 240mila, per mancanza del requisito della residenza in Italia oppure perché false o per omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare, sono stare respinte automaticamente prima che la prestazione potesse essere percepita. Cinquantamila sono state invece sospese o sottoposte ad ulteriori controlli nel tentativo di verificare in maniera maggiormente approfondita i requisiti.
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