Si sono da poco concluse le operazioni di assistenza sanitaria dei profughi della nave Ong “Humanity 1” che hanno visto coinvolta l’azienda sanitaria ospedaliera Policlinico di Bari.
Quattro adulti sono stati ricoverati al Policlinico di Bari e 5 bambini al Giovanni XXIII. All’ospedale pediatrico barese sono state ricoverate due sorelle non accompagnate di 11 e 15 anni fortemente disidratate e anemiche, un ragazzo di 15 anni con la scabbia, un bambino di due anni con una bronchite severa, un altro della stessa età con alcune ferite e altre problematiche. Questi ultimi due sono stati ricoverati con la mamma. “Voglio ringraziare la direzione sanitaria e tutti gli operatori che si sono impegnati senza sosta in queste due giornate di assistenza umanitaria”, spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.
“In particolare – aggiunge Migliore – un ringraziamento va ai medici, infermieri e operatori dell’ospedale pediatrico che da questa mattina prima in banchina e poi al pronto soccorso hanno dimostrato non solo grande professionalità, nel risolvere in alcune ore le visite dei tanti minori a bordo della nave, ma anche grande umanità garantendo calore e accoglienza ai piccoli profughi arrivati a Bari”.
In un primo momento visto l’afflusso di pazienti si era valutata ipotesi trasferimento in altri ospedali della provincia.
Intanto continua l’assistenza e l’accoglienza. In campo anche il Comune di Bari.”Con le equipe dell’assessorato al Welfare e del Pronto intervento sociale dalle prime ore del mattino stiamo seguendo le operazioni di sostegno e accoglienza dei migranti in fase di sbarco. Sapevamo della presenza di bambini e anche neonati, per questo abbiamo predisposto dei kit per l’infanzia, omogenizzati o latte, insomma beni di supporto a quanto già previsto dal servizio predisposto dalla prefettura”. Lo comunica l’assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico.
“Diversi i minori non accompagnati under 14 accolti – aggiunge – che abbiamo proceduto ad accogliere nelle comunità convenzionate con l’assessorato e in accordo con la prefettura, e con il supporto di Unhcr e Pis. Mentre i più grandi sono stati accompagnati nelle strutture individuate dalla prefettura. Alcuni minori sono stati accompagnati al pronto soccorso per controlli, tra cui due ragazzine ricoverate che seguiremo nei prossimi giorni con le nostre assistenti sociali”. “Abiti, scarpe, coperte – prosegue Bottalico – sono stati distribuiti in rete con la Caritas, la Casa dei Bambini e delle Bambine che ieri hanno avviato la raccolta di indumenti e provveduto all’acquisto di abiti e scarpe. Nei prossimi giorni l’ufficio comunale Migrazioni sarà attivato per rispondere ai bisogni sociali, materiali, psicologici e di tutela dei migranti arrivati”.